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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 15 febbraio 2021, 19:05

Nichelino, si consuma lo strappo tra il sindaco Tolardo e il suo vice D'Aveni

Possibile che l'ex assessore si riunisca con le altre personalità uscite dalla Giunta per dare vita a una forza di sinistra alternativa

Tolardo, D'Aveni e Ruggiero

l'ultima uscita assieme di Tolardo e D'Aveni, prima dello strappo tra il sindaco di Nichelino e il suo vice

È divorzio tra il sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni, ed il suo vice Filippo D'Aveni. Che qualcosa bollisse in pentola lo si era intuito già ieri, vista l'assenza del numero due al lancio della campagna elettorale di Tolardo.

Una mossa che segue a tutta una serie di incomprensioni che negli ultimi mesi hanno costellato il rapporto tra il primo cittadino ed il suo vice ed assessore. Ora le voci parlano dell’intenzione di D’Aveni di correre con un altro polo alternativo di centrosinistra, dall’espressione più civica, magari ricongiungendosi con Sara Sibona e Gabriella Ramello, le due ex assessore che erano uscite dalla Giunta di Nichelino nell'autunno 2019 (anche se quest'ultima ha subito smentito, annunciando di non volersi candidare alle prossime elezioni).

Di certo, le prime voci che avevano iniziato a circolare a metà gennaio a questo punto non erano casuali, anche se lo stesso D'Aveni aveva provato a spegnerle con una breve nota: "Intendo precisare che il mio percorso politico è convintamente al fianco del sindaco Giampietro Tolardo nel Centrosinistra nichelinese, e sarò al suo fianco anche alle prossime elezioni 2021".

Forse non era così convinta la scelta se, a distanza di un mese, si è consumato lo strappo. Filippo D’Aveni è un veterano della politica nichelinese: ex socialista, candidato sindaco per il centrodestra nel '99, poi transitato nuovamente nel Centro Sinistra dal 2004, prima nei Moderati e successivamente con una Lista Civica a suo nome.

Il sindaco Tolardo oggi gli ha tolto le deleghe. “Il rapporto si era incrinato a causa della sua incostanza nella gestione delle deleghe e per i suoi stretti rapporti con esponenti politici avversi al percorso di riunificazione del centrosinistra in vista delle prossime elezioni”, ha spiegato il primo cittadino. "Sono sconcertato e amareggiato, non avrei mai voluto prendere una decisione del genere, per di più a pochi mesi dalle elezioni. Credo tuttavia che uno dei principi fondamentali di un gruppo sia il rispetto personale e dei ruoli".

Solo dieci giorni fa Tolardo e D'Aveni erano assieme, il giorno della posa della prima pietra del comitato di quartiere Juvarra. Poi, con quanto avvenuto domenica, si è consumato lo strappo definitivo.

Massimo De Marzi

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