Le famiglie si sono compattate durante l’emergenza sanitaria, ma hanno dovuto affrontare una situazione difficile. Ha avuto un riscontro superiore alle aspettative, il questionario anonimo online che il Ciss (Consorzio intercomunale servizi sociali) di Pinerolo ha rivolto ai genitori dei 30 Comuni in cui è attivo per capire quali siano le nuove necessità e quale il vissuto durante la pandemia, con particolare riguardo alla situazione dei figli. “In due settimane ci sono arrivati 1.712 risposte: un numero veramente elevato. Ciò significa che le famiglie stanno riflettendo seriamente sul tema” esordisce Patrizia Biolato, responsabile dell’area minori del Ciss. “Alcuni questionari sono giunti addirittura da Comuni che non ricadono nel territorio del Consorzio” aggiunge. Sarà possibile compilarlo fino a domani, venerdì 19 febbraio.
Biolato chiarisce lo scopo del questionario: “Verrà utilizzato per un progetto che parteciperà al bando ‘Educare in comune’ promosso dal Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e finalizzato a contrastare la povertà educativa. Avevamo quindi bisogno di interpellare tutte le famiglie, non solo quelle che si rivolgono ai servizi sociali”.
L’indagine finora ha corroborato l’impressione che hanno avuto gli operatori del Consorzio: “Durante la pandemia le famiglie si sono compattate e hanno reagito alle difficoltà mettendo in campo tutte le risorse disponibili – spiega Biolato –. Ma non basta, perché il periodo difficile continua e le fatiche aumentano”. Dall’analisi delle prime risposte emerge inoltre la solitudine con cui genitori si sono trovati ad affrontare nuovi problemi: “Molti hanno potuto contare solo sui parenti mentre altri sono rimasti soli” rivela Biolato. Abbastanza uniformi le richieste delle famiglie che in molti casi hanno compilato dettagliatamente il campo in cui si chiedono suggerimenti per contrastare la povertà educativa, come evidenzia Biolato: “Moltissimi di loro chiedono che i giovani possano riprendere al più presto le attività sociali e sentono la necessità di uno spazio dedicato”.