Aiutare concretamente chi non ce la fa ad arrivare a fine mese destinando il cibo invenduto nei mercati, così come “spese sospese” nei negozi di alimentari. Sono queste alcune delle cinque iniziative finaliste di “Top Metro Fa Bene”, progetto ideato e promosso da Città Metropolitana di Torino in partnership con S-nodi, che coinvolge i comuni di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Moncalieri, Venaria Reale. Ad aggiudicarsi la call L’Elica, Vol.To, Ex-eat, Gruppo Arco e Educazione, che ora passeranno a mettere in pratica sul campo la sperimentazione.
Nel dettaglio Vol.To ha proposto a Grugliasco e Collegno di costruire, con le associazioni presenti sui territori, una rete di volontari estesa. Il progetto prevede poi la promozione dell’agricoltura urbana come strumento per valorizzare l’ambiente e il paesaggio e l’attivazione di percorsi all’interno delle scuole dei territori per la partecipazione dei più giovani.
Il lavoro del Gruppo Arco si rivolge sempre a Grugliasco, dove vuole aiutare i più fragili e stimolare processi di inclusione sociale attraverso la distribuzione di cibo fresco invenduto, attivando processi di inclusione occupazionale con sviluppo di competenze spendibili sul mercato del lavoro.
L’associazione Elica si è invece occupata del territorio di Venaria con la proposta dal titolo “Conserv-Azione”, che prevede di trasformare il cibo invenduto in prodotti conservabili grazie ad una cucina/laboratorio di trasformazione.
Educazione Progetto su Rivoli vuole valorizzare la raccolta e la distribuzione dell’invenduto delle aree mercatali creando anche nuovi posti di lavoro, incentivare la pratica della “spesa sospesa”, promuovere la creazione di “food lab” itineranti e il progetto “Kitchen sharing” per le famiglie del CISAP (Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona) finalizzato alla condivisione piccoli elettrodomestici. A Moncalieri Ex-eat, con “Hubbuffate”, vuole valorizzare la rete delle piccole realtà agroalimentari.
“Una famiglia su tre della nostra provincia – ha osservato il Consigliere delegato della Città metropolitana di Torino Dimitri De Vita- è a rischio disagio abitativo perché non riesce a sostenere i mutui contratti con le banche. Come ente Top Metro Fa Bene è il nostro primo nel contrasto alle disuguaglianze sociali, ma è una goccia nel mare e tale resterà sino a quando non si arriverà alla strutturazione ed ampia condivisione col terzo settore di un’unica grande strategia.”