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Moncalieri | 01 aprile 2021, 14:10

Ospedale unico, +Europa e Radicali: "Sprecati tempo e soldi, è ora di decidere"

Marco Cavaletto e Igor Boni chiedono che "la Regione completi in fretta l’iter della seconda perizia per l’individuazione del sito"

piantina delll'area di Vadò

Ospedale unico, +Europa e Radicali: "Sprecati tempo e soldi, è ora di decidere"

Dopo la conferma arrivata ieri dalle parole dell'assessore Vittoria Poggio (che ha risposto in assenza di Luigi Icardi), della decisione della Regione Piemonte di rimettere in discussione la scelta del sito che ospiterà il futuro ospedale unico dell'Asl To5, con Cambiano e Villastellone che tornano in gioco, oltre alla già designata (dalla precedente amministrazione) area di Vadò, tra Moncalieri e Trofarello, si sono sprecate commenti e polemiche.

Mentre si sta formando un fronte che comprende molti amministratori della zona sud della provincia di Torino, guidata dal sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, per difendere la scelta di Vadò, oggi sulla questione intervengono anche Marco Cavaletto (Coordinatore +Europa Torino) e Igor Boni (Presidente Radicali Italiani): "Si sono sprecati tempo e soldi inutilmente. Ora è il momento di decidere! Nell’ordine naturale delle cose ci si doveva attendere che la Regione Piemonte e l'Asl dovessero PRIMA eseguire un’accurata indagine per individuare il sito ove costruire un ospedale e DOPO fare una perizia, sul sito individuato, per capirne le peculiarità".

"Decidere in tempi rapidi"

"Ma sulle irrazionalità e sulla carenza di capacità decisionale la Regione Piemonte è ormai nota in tutta Italia: basta guardare ai tempi che sono occorsi per realizzare l’ospedale di Verduno (19 anni, e non è ancora finito) oppure al grattacielo che dovrà ospitare i dipendenti della stessa Regione in via Nizza a Torino che ben si sa quando è stato iniziato ma nessuno sa quando sarà completato", fanno notare i due esponenti.

"Insieme ai sindaci della Asl che si sono espressi, anche noi chiediamo a gran voce che la Regione completi entro poche settimane l’iter della seconda perizia per l’individuazione del sito, affinché si possa procedere con la progettazione esecutiva, elemento fondamentale per ottenere il finanziamento dell’Inail; sarebbe utile conoscere dalla stessa Inail il costo del finanziamento e la durata per capire in modo inequivocabile il costo definitivo dell’opera. Infatti, se la Regione ha scelto la soluzione di questo finanziamento, è perché presume che questo sia più conveniente rispetto al finanziamento pubblico (tra Stato e Regione) con una partecipazione in “project financing” di privati, come era nei piani della Regione a guida Chiamparino - Saitta".

"320 mila residenti attendono una risposta certa"

"Una raccomandazione - aggiungono Cavaletto e Boni - che la seconda perizia commissionata dalla Regione sia meno approssimativa rispetto allo studio effettuato dai tre direttori regionali presentata alla giunta regionale in data 29 settembre 2016 che conteneva grossolani errori. E, in ultimo, vorremmo avere certezze che la Regione utilizzi parte dei 60 milioni già accantonati sul bilancio 2021 per la realizzazione del progetto esecutivo, senza il quale Inail non concederebbe il finanziamento".

"I 320mila abitanti della Asl To5 attendono da molti anni che si realizzi l’ospedale unico, consolidando nel frattempo su tutto il territorio le strutture per una medicina di base che durante la pandemia ha fatto vedere molte falle e carenze", hanno concluso.

Massimo De Marzi

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