Non si tratta di una leggenda, neppure della trama del film "l'ultimo bicchiere" del 2001 diretto da Fred Schepisi tratto dal romanzo "Ultimo giro" di Graham Swift, ma è molto simile alla notizia apparsa in queste settimane dopo le dichiarazioni del figlio di Raoul Casadei: "Mi piacerebbe disperdere le ceneri laddove Raoul è sempre voluto stare: in mezzo al mare".
Questa oltre che una notizia si tratta di realtà, di una storia vera, di un fatto di forte legame di un turista che ha scoperto per caso Borghetto ed il suo mare, quello che lui definiva uno splendido mare, quello che per lui era "la mia Sardegna".
Un desiderio che si è concretizzato ieri alle 13,30, in mezzo al mare, ad oltre 300 mt dalla riva, davanti al promontorio di Capo Santo Spirito, quello che per i Romani era Capo d'Anzio, da dove nascono le pendici del Monte Piccaro.
Marco Roba, uno dei tanti Torinesi che effettuano le ferie in questa Regione, per anni ha amato la Liguria, soprattutto lo splendido mare che si frange sulla sua costa, trascorrendo ogni anno le sue vacanze sino ad innamorarsi di Borghetto Santo Spirito ed acquistare nel 2000, con grandi sacrifici, una delle case più antiche del paese, nel centro storico, a ridosso delle mura del 1500.
Il suo obiettivo e quello della sua famiglia era di trascorrere i giorni felici dell'infanzia delle sue figlie e poi, avanti negli anni dopo la quiescenza dal lavoro, quelli della sua pensione e di quella dell'adorata moglie.
Gli anni passano con la felicità di aver soddisfatto un grande desiderio e programmato il futuro ma sfortunatamente il destino è avverso e sopraggiunge un'importante malattia e purtroppo, dopo innumerevoli terapie, viene a mancare il 25 Febbraio 2021 a Torino.
Prima della sua scomparsa aveva manifestato più volte il desiderio di riposare per sempre a Borghetto, in quella che doveva essere la dimora della sua vecchiaia, in mezzo a quello che lui definiva il magnifico mare della città che aveva scoperto ed in cui aveva vissuto gli ultimi vent'anni delle sue villeggiature.
La moglie, che nel mentre aveva lasciato il lavoro per dedicarsi alle sue cure, non senza difficoltà, sia burocratiche che organizzative, ha cercato di esaudire le sue volontà che ieri si sono concretizzate.
Giunti da Torino dove era stato cremato, dopo aver ottenuto tutte le prescritte autorizzazioni, imbarcati dal porto di Loano, a borgo della motobarca "Bibo cat", è stato raggiunto il luogo prescelto da Marco come sua ultima dimora, la permanenza eterna, davanti al promontorio del castello Borelli.
Con grande commozione gli amati famigliari, alla presenza di un funzionario comunale, hanno consegnato al mare l'urna biodegradabile contenente le sue ceneri affinchè quel legame con le acque, di cui era innamorato, divenissero nel tempo un tutt'uno.
“Ciao Marco, sarai "Borghettino" per sempre, siamo onorati del tuo amore per questa città. Grazie per la tua scelta e di quella dei tuoi cari che hanno esaudito le tue volontà, riposa in pace”, commenta il sindaco Giancarlo Canepa.