Quattro mesi di programmazione, tra opere, concerti ed eventi per famiglie, all'interno del Cortile di Palazzo Arsenale. Comincia il 15 giugno il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura (fino al 22 settembre), con il patrocinio dei Ministeri della Difesa e della Cultura; main partner la Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo. Contribuiscono alla realizzazione anche Reply, Federfarma, Ordine dei Farmacisti, Farmacares, e Sipal.
Quattro le opere del repertorio italiano che costituiscono l’asse portante del festival. A cominciare da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti (15, 18 e 20 giugno ore 21), la più leggera, comica e sentimentale tra le sue partiture, che vede sul podio dell'orchestra e del coro Matteo Beltrami, in uno spettacolo ambientato nelle atmosfere anni ’50 e firmato dal regista Fabio Sparvoli. Interpreti d'eccezione Mariangela Sicilia, Bogdan Volkov, Marco Filippo Romano e Giorgio Caoduro. In scena, il coloratissimo allestimento con le scene di Saverio Santoliquido e i costumi di Alessandra Torella Andrea Secchi è il maestro del coro.
A luglio sarà la volta della passionale e amaramente disillusa Madama Butterfly di Giacomo Puccini (3, 7 e 9, ore 21), per passare quindi il testimone al verismo dei Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (7, 10 e 12 agosto, ore 21). Il soprano spagnolo Davinia Rodríguez, la star internazionale cilena Jonathan Tetelman e il baritono georgiano Misha Kiria sono i protagonisti di questa celebre “commedia che finisce in tragedia”, una cruenta storia di gelosia e passione tratta da un fatto di cronaca. La messa in scena di Anna Maria Bruzzese, con gli elementi scenici di Paolo Ventura, faranno rivivere il clima del cinema neorealista.
Si torna a sorridere con il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (11, 15 e 18 settembre ore 21), opera buffa per antonomasia, innervata di uno slancio vitale frenetico e turbinoso, un “caos organizzato” come lo definì Stendhal. Ritorna per l'occasione la bacchetta di Nikolas Nägele, dopo il felicissimo esordio al Regio per il Matrimonio segreto del 2020.
Spiccano nel repertorio due gustosissimi cammei settecenteschi, diretti antenati dell’opera buffa: Giovanni Battista Pergolesi per La serva padrona (17 e 20 luglio ore 21), e Georg Philipp Telemann per Pimpinone o le nozze infelici (24 e 27 luglio ore 21), mai eseguito a Torino.
Il cortile dei Palazzo Arsenale - il più grande in assoluto di Torino - accoglierà un palco di 500 metri quadri e una platea per un massimo di mille spettatori. "Mai come oggi - ha detto il commissario straordinario Rosanna Purchia - mi sento fiera di presentare il frutto del nostro lavoro ricco, di proposte e destinato a un pubblico variegato. Assisto con trepidazione in questi giorni al susseguirsi degli annunci di riaperture di festival estivi in città e nel nostro Paese: sentiamo il desiderio di tornare a un’esperienza di normalità. Lo spettacolo dal vivo è condivisione, partecipazione, sicurezza, fiducia, basi fondanti del sentirsi parte di una comunità".