Torino-Genova, prove di intesa con vista elezioni: il candidato sindaco per il capoluogo piemontese Paolo Damilano ha dialogato con il primo cittadino ligure Marco Bucci su temi, convergenze (molte) e distanze (poche) tra due personaggi che condividono la propria esperienza 'civica' piuttosto che politica all'interno dell'area del centro-destra.
L'orgoglio per l'origine civica
I due vivono la propria origine civica come un vero e proprio motivo d'orgoglio: “È bello - ha commentato Bucci – che anche nelle pubbliche amministrazioni inizino a farsi largo persone con un'ampia esperienza di vita fatta nel mondo reale e non solo politici in carriera. Il sindaco si confronta direttamente con i cittadini, per questo è importante avere persone che sappiano cosa significhi sudore e sacrificio. Avere l'appoggio di numerose liste civiche vuol dire anche avere a che fare con candidati che si impegnano unicamente per fare qualcosa in favore della comunità”. “Condividiamo - ha confermato Damilano – un percorso molto simile e i nostri progetti puntano a unire la società civile: la capacità di Bucci di gestire una crisi come quella seguita al crollo del Ponte Morandi dev'essere d'esempio per tutti gli italiani”.
Progetti e obiettivi comuni
Ad arricchire il tutto c'è anche una visione comune su progetti e obiettivi: “Le risorse del Recovery Fund - ha aggiunto Bucci – devono essere gestite sul posto. Oltre a questo, dobbiamo ragionare per macro-regioni: il PIL di Piemonte, Lombardia e Liguria messe insieme è uno dei più alti d'Europa e abbiamo una varietà naturale e culturale unica al mondo, per questo occorre fare rete creando un'unica città metropolitana in grado di garantire ricadute economiche e occupazionali”. “Questa – ha risposto ancora Damilano – è musica per le mie orecchie: dobbiamo gestire la cabina di pilotaggio dei fondi europei abbattendo la burocrazia. Il triangolo Torino-Milano-Genova, inoltre, può diventare uno dei distretti più forti non solo dal punto di vista economico”.
Focus sulle infrastrutture
Uno dei punti di convergenza maggiore riguarda le infrastrutture: “Non solo di terra - ha concluso Bucci – ma anche di mare e digitali: nel mondo contemporaneo è importantissimo muovere beni, persone e dati. Le battaglie contro la Tav, i Terzo Valico e le altre grandi opere sono ridicole e vogliono farci tornare nell'800, le infrastrutture se sono fatte bene fanno bene anche all'ambiente e incidono sull'economia e sulla qualità della vita delle persone”.