“Vogliamo risposte risolutive e immediate alle gravissime criticità a cui sono sottoposti i residenti delle aree soggette alla malamovida”: si apre così la lettera inviata dal Coordinamento Oltrelamovida, gruppo di comitati e associazioni nato per contrastare i risvolti negativi della vita notturna, alle istituzioni locali e in particolar modo al neo-sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
“Salute messa a grave repentaglio”
L'area di riferimento è quella relativa alle zone con la più alta concentrazione di locali come San Salvario, piazza Vittorio Veneto, Vanchiglia, Quadrilatero Romano e Borgo Rossini: “Per i residenti - si legge nella lettera – la vivibilità nelle ore notturne è pressoché inesistente, il diritto al riposo assolutamente negato e la salute è messa a grave repentaglio. La densità estremamente elevata di locali che commerciano prevalentemente alcol e l'invasione di dehors legata a una clamorosa privatizzazione dello spazio pubblico hanno colonizzato quasi ogni angolo”.
“Gli assembramenti di giovani sono fonte di pericolo”
Tra le problematiche denunciate, oltre all'inquinamento acustico, ci sono quelle legate al decoro urbano e alla microcriminalità: “Gli assembramenti di giovani con bicchieri in mano - prosegue il documento – e dal comportamento alterato dall'alcol sono fonte di pericolo, rendono impercorribili le strade e, insieme alla musica proveniente dai locali, provocano un inaccettabile inquinamento acustico fino alle 4 del mattino, nonché degrado urbano, elevato rischio di contagio da Covid-19, insicurezza e spaccio di droga”.
Le proposte a Lo Russo
A fronte di tutto ciò vengono avanzate anche alcune proposte, oltre alla convocazione di tavoli di confronto con il sindaco in persona entro fine anno. Tra queste figurano un ampliamento e una riorganizzazione della polizia municipale, la realizzazione di 'zone franche' per la movida, la limitazione degli orari dei locali, l'abolizione del 'Piano di Occupazione Straordinaria di Suolo Pubblico, la revisione di regolamenti e ordinanze, l'aumento di controlli e sanzioni, programmi educativi nelle scuole ed iniziative culturali alternative alla movida e la riqualificazione commerciale diurna delle aree interessate.