“Chiediamo le dimissioni immediate di Luciana Lamorgese”. E’ una risposta dura quella che gli studenti che stanno occupando i licei di Torino, in seguito alle affermazioni di ieri del ministro dell’Interno, che aveva parlato di infiltrazioni ai cortei studenteschi.
Il 18 febbraio nuova manifestazione
Una ricostruzione rigettata dai giovani, che hanno annunciato una nuova manifestazione per venerdì 18 febbraio: “Già domani andremo a fare un’azione congiunta sotto la prefettura, tra una settimana torneremo in piazza: il 18 febbraio ennesima mobilitazione studentesca che vorrà riprendersi le strade di questa città”.
“Chiediamo le dimissioni di Luciana Lamorgese per decenza, dopodiché cambiano i ministri ma non cambia la minestra” affermano gli studenti. Per quanto riguarda la manifestazione di venerdì, la volontà è quella di non chiedere alcun incontro con il prefetto o il questore: “A noi quello che interessa è che le istituzioni sbugiardino le dichiarazioni di Lamorgese e si assumano le responsabilità per le violenze di piazza”.
"Nessun infiltrato nei nostri cortei"
Per gli studenti, nessun infilato ha partecipato ai cortei, anzi. “Quando sono in difficoltà iniziano a dare la colpa agli infiltrati. Dicano che la colpa è loro, c’era una decisione politica di non farci andare in corteo”.
“In questa città - proseguono - ci sono tanti studenti che fanno parte di organizzazioni studentesche che si confrontano su un mondo diverso, si incontrano in centri sociali. Non è un crimine e non vuol dire essere infiltrati”.
"Tentativo di dividere gli studenti"
Per i ragazzi, le parole di Lamorgese non sono altro che “un tentativo di dividere gli studenti che si stanno unendo e stanno prendendo coscienza sociale e politica”. La prova? “Ci stiamo muovendo in maniera unitaria: ci sono 10 scuole occupate in questo momento a Torino”.