Esattamente un mese fa, la sera del 15 gennaio, bande di giovani, per la maggior parte minorenni, arrivate in pullman da Barriera di Milano si scontravano a Nichelino con gang locali: solo il pronto intervento delle forze dell'ordine evitava che la guerriglia urbana sfociasse in decine di feriti e chissà con quali altre conseguenze.
Giovani di Nichelino e Barriera assieme sul Treno della Memoria
L'assessore nichelinese alle Politiche giovanili Fiodor Verzola pochi giorni dopo lanciava l'idea di una pace che potesse passare attraverso momenti di condivisione nella musica, nell'aggregazione e nello sport. E dalle parole è passato ai fatti: ci sono anche alcuni giovani di Barriera che in questi giorni stanno viaggiando sul Treno della Memoria che è partito da Nichelino la settimana scorsa per raggiungere Cracovia e alcuni dei luoghi simbolo della tragedia della Shoah. "Quando le cronache locali narravano della rissa tra Barriera e Nichelino, noi stavamo già lavorando per trovare strumenti che ci consentissero di limitare il disagio giovanile aggravato ulteriormente da questi due anni di pandemia", ha detto Verzola.
"È stato in quel momento che insieme a Large Motive - Associazione di Promozione Sociale abbiamo avuto l’idea di portare al Viaggio della Memoria dei giovani nichelinesi e dei giovani di Barriera di Milano. Ragazzi e ragazze che erano stati intercettati dai nostri radar grazie ai progetti di educativa di strada come Nichelino Urban Lab e Barrierap", ha proseguito Verzola. "Il grande obiettivo che ci siamo posti è stato quello di renderli parte attiva nel percorso di riappacificazione tra la comunità giovanile nichelinese e quella di Barriera di Milano attraverso la Peer Education, o educazione tra pari".
Momenti di crescita culturale e sociale
"Pensare quindi a loro come persone opportunamente formate, educatori ed educatrici paritari/e che intraprendono attività formative con altre persone loro pari, cioè simili soprattutto in quanto a età, ma anche per condizione lavorativa, genere sessuale, status, entroterra culturale o esperienze vissute", ha sottolineato Verzola. "L’esperienza del Viaggio della Memoria, siamo sicuri, permetterà loro di crescere come uomini e donne consapevoli, per restituire alle proprie comunità di riferimento quanto è accaduto in passato, lavorando per cercare ciò che accomuna e tentare di superare le differenze che hanno portato ai recenti contrasti".
Si tratta solo di un primo passo, "sarà certamente un lavoro lungo, ma da qualche parte si doveva cominciare", ha concluso l'assessore nichelinese.