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Economia e lavoro | 25 marzo 2022, 06:10

Il Piemonte alla prova di 1,5 miliardi di fondi Ue, Cirio: "Arrivano 500 milioni in più, ma bisogna saperli spendere: lo dirò anche a Tavares"

Imminenti le date di scadenza: "Entro aprile il piano per avere l'ok e iniziare a investire a settembre. È la benzina per far ripartire la nostra regione"

Palco al circolo dei lettori

La pianificazione per i fondi Fesr 2021-2027 è stata presentata al Circolo dei Lettori

È come se, per un lavoratore, arrivasse il giorno di paga. La Regione Piemonte si appresta a consegnare il proprio programma per i Fondi Fesr 2021-2027: si tratta delle risorse che l'Europa destina sul nostro territorio ("Fondo europeo di sviluppo regionale") per i prossimi sette anni e spaziano a 360 gradi: dal sostegno alle imprese alla sostenibilità ambientale, dalla transizione ecologica alle energie rinnovabili, i trasporti, le acque e così via.

L'importo complessivo è di 1 miliardo e 494 milioni di euro, con vincoli ferrei su obiettivi climatici e sostenibilità dell'ambiente. 

"I fondi non basta averli, ma bisogna saperli spendere: lo dirò a Tavares"

Ma non basta incassare quanto arriva dalle casse europee. Bisogna presentare piani credibili e, soprattutto, aver la capacità di spendere i soldi. "È uno dei momenti più importanti in assoluto del nostro mandato di governo - ha spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio -. Si tratta infatti delle risorse che da Bruxelles hanno deciso di dare alle Regioni, dove vengono scritte le necessità dei singoli territori. Ma non basta averli in cassa: devi essere in grado anche di spenderli nei tempi e nei modi giusti. Lo dirò anche a Tavares (nell'incontro di lunedì a Mirafiori, ndr): se è vero che ci sono altre regioni che in valore assoluto hanno più risorse di noi, perché più disagiate, non hanno le stesse capacità di spenderli". 

Arriveranno 500 milioni in più sul periodo 2014-2021

E visto che si viaggia su archi temporali di sette anni, l'attuale giunta alla guida della Regione ha avuto modo di studiare le carte. "Abbiamo preso spunto da ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato nel periodo 2014-2021, soprattutto per quanto riguarda la capacità di spesa di questi fondi - dice ancora Cirio -. Ma il vero risultato straordinario è che ci saranno 500 milioni di euro in più rispetto al 2014-2021, che dobbiamo attuare nel modo meno burocratico e più efficace possibile". 

Programma che "scade" il 17 aprile

La tempistica ora fissa al prossimo mese il primo snodo ufficiale. "Depositeremo ad aprile il nostro Programma (data ultima, il 17 aprile 2022, ndr), puntando all'approvazione dell'Unione europea a settembre, per poter così partire a spendere - conclude Cirio -. È la benzina che serve al motore del Piemonte per tornare a correre: la priorità numero uno è quella delle imprese, perché creano lavoro e sviluppo. Ma anche l'ambiente (quanto mai attuale alla luce di quello che sta accadendo nel mondo) e il territorio".

Massimiliano Sciullo

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