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Eventi | 27 aprile 2022, 17:47

Torino Jazz Festival 2022: oltre cinquanta eventi in nove giorni, tra gli ospiti Kae Tempest e Trixie Whitley

La kermesse diffusa nei luoghi simbolo della città, dalle Ogr al Conservatorio Verdi. Il ricordo del sindaco per l'ex assessore Braccialarghe: “Festival realizzato grazie anche al suo impegno, penso sarebbe contento di cosa è diventato”

Torino Jazz Festival 2022: oltre cinquanta eventi in nove giorni, tra gli ospiti Kae Tempest e Trixie Whitley

Neanche il tempo di salutare l’Eurovision e il Salone del Libro che a giugno Torino si preparerà per accogliere un altro grande evento culturale: il Torino Jazz Festival.  

Giunto alla sua decima edizione, dall’11 al 19 giugno, la kermesse musicale animerà per nove giorni diversi luoghi della città: le Officine Grandi Riparazioni, il Conservatorio Giuseppe Verdi, l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, il Teatro Vittoria, il Tempio Valdese e i jazz club della città.

Con oltre cinquanta eventi previsti nel rinnovato format dei cinque palinsesti: il Main Stage, il Jazz Cl(H)UB, i Jazz Blitz, i Meeting e lo Special. 

A cento anni dalla nascita, il festival omaggia la figura di uno dei giganti della storia del jazz, Charles Mingus (1922-1979). Per celebrare il contrabbassista, pianista, scrittore i programma alcuni concerti con quattro maestri assoluti del suo strumento d’elezione, il contrabbasso, oltre che appuntamenti con la letteratura, graphic novel e teatro.

Tra i tantissimi eventi sabato 11 giugno, nella giornata inaugurale del Festival, oltre al ricordo mingusiano i concerti nei jazz club tra cui un'originale rilettura di un grande classico della musica contemporanea, "In C" di Terry Riley rielaborato da un quartetto di musicisti torinesi, Berts, Chirico, Dellapiana, Mazza, ai sintetizzatori modulari.

Tra i principali artisti ospiti Kae Tempest e Trixie Whitley, ma anche lo scrittore Johnathan Coe e il giornalista Domenico Quirico.  

"L'unicità del nostro festival - spiega il direttore Diego Borotti - è di essere pubblico ovvero di appartenere a tutti noi. Deve essere quindi una realtà solida, duratura ed efficiente e rispondere a bisogni complessi. Con cinque palinsesti che si coordinano e si incastrano tra di loro  lavoreremo per dare un programma a 360 gradi". 

Obiettivo del Festival in questo momento difficile e complesso a livello internazionale sarà proprio quello di unire e di coinvolgere attraverso il media della musica. 

"Facciamo la nostra piccola parte la musica ha bisogno dello stesso identico riconoscimento sociale del panettiere o della maestra - aggiunge il direttore Giorgio Li Calzi -. Questo non è solo un festival di jazz ma un festival extraculturale che unisce la musica, l’arte e la letteratura, nonché anche l’attualità. La musica è condivisione e dopo una pandemia e l’attuale guerra ha un’importanza fondamentale”. 

"Oggi sono sei mesi che sono sindaco e festeggiamo i dieci anni del festival, ricordo le polemiche che seguirono la decisione di accogliere il festival presa dall'allora assessore Maurizio Braccialarghe, eppure oggi festeggiamo i dieci anni - ricorda il sindaco Stefano Lo Russo -. Credo davvero che ne sarebbe davvero contento. Torino si sta aprendo alla musica, tra qualche giorno avremo il più grande evento al mondo in termini di audience - aggiunge pensando all'Eurovision -. Ci stiamo preparando al meglio, anche eventi e attività che coinvolgeranno la città. L'intuizione del Jazz Festival nel coinvolgere la città credo sia una vocazione che ci accompagna e che continuiamo a sviluppare. Spero di festeggiare anche la 20esima edizione e che sia momento di consolidamento della musica a Torino". 

Come l'anno scorso, sono stati spesi 700 mila euro, per l'84% con il contributo degli sponsor, per il 6% della Città e il 10% delle previsioni di incasso. 

Novità di quest’anno la forma di abbonamento non prevista nelle edizioni precenti. 

I biglietti saranno acquistabili dal 14 maggio online o presso l'Urban Lab. 

Info e programma completo: http://www.torinojazzfestival.it/ 

Chiara Gallo

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