Il progetto delle Portinerie di Comunità, promosso a Torino dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, è pronto a ingrandirsi sempre di più: in attesa delle 2 nuove sedi oltre a quella già attiva di Porta Palazzo, infatti, i presidi si trasformeranno in sportelli per il lavoro grazie ad un protocollo d'intesa siglato con la Città di Torino, l'Inps, l'Agenzia Piemonte Lavoro e Lavazza Group.
Inserimento lavorativo, formazione e informazioni
L'accordo prevede, a partire da giugno, il sostegno alle persone che cercano lavoro facendo incontrare domanda e offerta, a chi vuole migliorare le proprie competenze anche attraverso percorsi formativi e la divulgazione di informazioni su Naspi, reddito di cittadinanza, assegno universale per i figli a carico e altre prestazioni assistenziali: “Le Portinerie di Comunità - spiegano la presidente della Rete Chiara Saraceno e il direttore Antonio Damasco – sono un centro di welfare riconosciuto dalle istituzioni e si stanno trasformando da buone pratiche in politiche pubbliche”. Un punto di vista condiviso anche dall'assessore al welfare del Comune Jacopo Rosatelli: “Le Rete delle Portinerie di Comunità – commenta - è ormai parte integrante del nostro sistema di welfare e la nuova convenzione renderà sistemico il nostro rapporto”.
I progetti già attivi
Una prima dimostrazione della bontà di questo impegno è testimoniata da due iniziative già attive: il progetto “A.A.A.” con Lavazza(Accogliere, Avvicinare e Accompagnare), volto all'inserimento lavorativo di 18 giovani appartenenti a fasce deboli attraverso l'acquisizione di competenze nell'ambito della ristorazione con il coinvolgimento di oltre 30 attività commerciali nel territorio di Aurora e Porta Palazzo, e il progetto “Inps per tutti” con l'Inps, avente l'obiettivo di avvicinare gli utenti in situazioni di maggior disagio sociale che rischiano di essere esclusi dai propri diritti previdenziali.