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Cultura e spettacoli | 07 giugno 2022, 09:10

I Musei Reali capofila del progetto "Synopsis", per creare la nuova figura professionale del "narratore culturale"

Inserito nel programma europeo Erasmus+. Presentati tre esempi di buone pratiche di storytelling e fundraising italiane

I Musei Reali capofila del progetto "Synopsis", per creare la nuova figura professionale del "narratore culturale"

Definire una nuova figura professionale in ambito culturale, ancora assente nel panorama europeo: quella dello Storyteller-Fundraiser. Questo è stato l’obiettivo del progetto “Synopsis”, inserito nel più ampio programma di Erasmus+, che ha coinvolto diversi partner europei dall’Italia alla Grecia, di cui capofila sono stati i Musei Reali di Torino.

Sia lo storytelling, ovvero il racconto storie attraverso immagini e scrittura, sia il fundraising, ovvero la ricerca di fondi e di mezzi per promuovere un progetto, sono diventati fondamentali per il rilancio delle realtà culturali e storiche, coinvolgendo le comunità e rendendole così partecipi nella tutela del loro patrimonio.

"Siamo convinti del ruolo strategico di entrambi gli aspetti per lo sviluppo sociale ed economico che il sistema culturale è chiamato ad affrontare, soprattutto dopo il difficile periodo della pandemia e ora della guerra", commenta la direttrice dei Musei Reali di Torino, Enrica Pagella.

Tre gli output su cui ha lavorato il progetto: raccolta di esempi di best practice europee sia nell'ambito dello storytelling e del fundraising, quali modelli virtuosi a cui ispirarsi; definire le soft e le hard skills della nuova figura culturale; creare un corso di formazione gratuito online per professionisti.

Per quanto riguarda il primo punto sono state tre le buone pratiche individuate: la campagna di raccolta fondi “Acquista con noi un pezzo di storia per Torino”, di Palazzo Madama che si è conclusa con l’acquisto del servizio di porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Tapparelli d’Azeglio; la campagna per nuovi soci per fidelizzare il pubblico del Teatro e del Festival Donizzetti "Donizetti Revolution"; infine, il progetto "Museo senza barriere: porte aperte. Occhi aperti. Mente aperta" per rendere più accessibile, specie alle persone con disabilità, il patrimonio culturale del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno. 

Per gli altri due punti sono state individuata le capacità fondamentali che deve avere il “narratore culturale”: abilità nell’uso dei social e delle tecnologie digitali, ma anche conoscenza di strategie narrative innovative mirate a trovare nuove risorse finanziarie. Capacità illustrate nei moduli del corso di formazione accessibile online e gratuita sul sito www.cultural-storytelling.eu/ presentato oggi a Palazzo Reale.

Chiara Gallo

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