Gli studenti in presidio con striscioni e fumogeni bloccano il traffico in via Madama Cristina all'angolo con corso Raffaello. La motivazione? Al civico 83 oggi si svolge il Consiglio d'Ammistrazione di Edisu, chiamato a votare i rincari sulle mense universitarie. "La Giunta regionale - spiega Diego, di Studenti Indipendenti - ha imposto all'ente per il diritto allo studio universitario un aumento del 40% sui pasti: è inaccettabile che ancora una volta paghiamo sulla nostra pelle questa crisi".
I rincari
Nella pratica gli studenti della prima fascia, che al momento pagano 1.80 euro per un pranzo o una cena, si ritroveranno a spendere 2.50 euro. La seconda passerà dagli attuali 2.50 euro a 3.60. "Queste due fasce - aggiunge - coprono il 90% delle utenze delle mense universitarie. Si parla di oltre 2.500 persone". Da qui la decisione di protestare, con inevitabili disagi al traffico: l'8 è deviato nel tratto tra gli ospedali sino a corso Marconi, così come le auto.
Possibili tagli di lavoratori
Il problema poi qua è doppio: se passassero i rincari, c'è il rischio che diminuiscano i ragazzi e le ragazze che usufruiscono della ristorazione, con inevitabili ripercussioni sui posti di lavoro e possibili tagli ai dipendenti degli appalti.
Possibile razionamento di gas e luce
Altro tema è quello del possibile razionamento di luce e gas nelle residenze universitarie per il caro-bollette. Negli scorsi giorni, per fare fronte agli aumenti energetici, si era ipotizzato di abbassare il riscaldamento, così come di ridurre la quantità di acqua calda nelle strutture che accolgono gli studenti.