Duemila e cento cartoline distribuite nelle Circoscrizioni, biblioteche ed anagrafi di Torino riportanti sul retro gli indirizzi dei centri antiviolenza, accompagnati dal numero telefonico gratuito 1522 per denunciare abusi e stalking. È questa una delle iniziative messa in campo dal Comune in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A presentare gli appuntamenti l'assessore alle Pari Opportunità Jacopo Rosatelli, durante una Commissione specifica.
Aumentano i femminicidi
"Sono certo - ha spiegato - che saranno momenti preziosi per favorire relazioni basate sul rispetto e non sulla prevaricazione o, peggio, sulla violenza". Secondo i dati del Viminale dell’agosto scorso, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 luglio 2022 sono state uccise 125 donne, in aumento rispetto alle 108 dei 12 mesi precedenti.
Seminario "A scuola di prevenzione e rispetto"
Al centro delle celebrazioni del Comune il seminario ‘A scuola di prevenzione e rispetto. Percorsi e attività contro la violenza di genere nelle scuole di Torino’ che si terrà domani dalle ore 9 nell’aula Bobbio, Curia Maxima, via Corte d’Appello 16. Un’occasione di confronto per insegnanti, presidi, educatrici ed educatori oltre che associazioni che intervengono con percorsi formativi per riconoscere e superare situazioni di sessismo, prevaricazione o violenza di genere. Previsti interventi di studentesse e degli studenti delle classi 5B e 5C del Bodoni Paravia. Sempre in Curia Maxima sarà allestita la mostra di manifesti ‘Beequal’, realizzata dalle ragazze e dai ragazzi dell'Albe Steiner, che vuole denunciare gli stereotipi di genere.
La Mole si illumina di arancione
Sempre domani sera la Mole Antonelliana si illuminerà di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza di genere. Il Comune ha nuovamente aderito alla campagna “Posto Occupato”: in 200 luoghi ad alta frequenza di pubblico - tra cui la Sala Rossa, la Sala dell'Orologio e l'ingresso di Palazzo Civico - su una sedia è stato posizionato un cartello per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio.