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Economia e lavoro | 17 maggio 2023, 18:18

Sciopero e presidio alle partenze: un venerdì insolito allo scalo di Torino Caselle per chiedere un contratto nuovo

A indire la protesta è Ugl Trasporto Aereo. I rinnovi sono fermi ad almeno sei anni fa

Aeroporto di Caselle

Sciopero e presidio all'aeroporto di Caselle

Un presidio di lavoratori presso l'ingresso partene di Torino Caselle, dalle 12 alle 13:30. E' questa la forma di protesta scelta da Ugl Trasporto Aereo Torino, in occasione dello sciopero generale del settore Handling, che si terrà il 19 maggio 2023, da mezzogiorno alle 16.
Nel mirino, il mancato rinnovo del Contratto Nazionale del Trasporto Aereo sezione Assohandlers scaduto a Dicembre 2016 e, per la parte economica, a Giugno 2017.

Intanto, sui social sarà diffusa l’iniziativa attraverso i canali social “Ridiamo centralità e dignità ai lavoratori del Handling, per un rinnovo di contratto equo e giusto”. L’iniziativa consiste nella pubblicazione di alcuni contenuti di sensibilizzazione sull’argomento, che coinvolgono le stesse operatrici e operatori.

Dopo un lungo periodo di trattativa tra le delegazioni nazionali e i vertici dell’Associazione Datoriale si è giunti in una fase dove c’è volontà da parte nostra di rinnovare il contratto, ma secondo Assohandler, i costi dello stesso devono essere sostenuti da ulteriori flessibilità richieste - commenta il segretario provinciale di UGL Trasporto Aereo, Giovanni Mancuso -. Secondo la controparte il rinnovo deve essere congruo, per garantire la sostenibilità economica delle

proprie aziende associate. Seguendo invece la teoria dell’Associazione Datoriale, i lavoratori e le lavoratrici dovrebbero essere grati di avere un “lavoro” da queste aziende. Non solo, per garantire loro un posizionamento di mercato che generi profitti, si dovrebbe assecondare un rinnovo contrattuale articolato su una serie di modifiche normative quali: riduzione della fascia notturna, orario spezzato, mancata retribuzione della malattia dopo il terzo evento nell’anno, banca ore, flessibilità sui turni di lavoro, rivisitazione dei congedi parentali e permessi, aumenti retributivi particolarmente contenuti”.

E aggiunge: “Come si può favorire un equo confronto, se si dimentica che si parte da un Contratto scaduto da anni e con un inflazione odierna altissima. Le priorità sono riversare sul nuovo articolato, il ripristino di una dignità salariale, il riconoscimento delle tutele sociali, in maniera tale che non venga, in alcun modo, sminuita la qualità della vita dei lavoratori interessati".

Massimiliano Sciullo

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