Blitz nelle scorse ore in Val di Susa in alcuni dei presidi storici degli antagonisti No Tav: si tratta degli ormai famosi "Mulini", ma anche quello di San Didero. Con loro, le forze dell'ordine hanno sequestrato anche alcune aree di bosco nel territorio di Chiomonte.
L'intervento, realizzato su indicazione del Tribunale di Torino, interpreta la visione degli investigatori secondo cui quelle sarebbero di fatto le "basi" da cui partono i disordini delle proteste di chi si oppone alla realizzazione della Torino-Lione ad alta velocità.
Già in passato quelle aree erano state oggetto di sopralluoghi e sequestri da parte delle forze dell'ordine.
“I presidi sono spazi di democrazia e tutela del territorio in Val di Susa. Qui si svolgono le iniziative informative, i dibattiti, gli eventi di socialità del movimento, qui è nata, cresciuta e maturata l'opposizione a quest'opera inutile e devastante, in una valle che con il passare degli anni ha visto la progressiva sottrazione dei servizi essenziali e il crollo della propria economia, sacrificata sull'altare del TAV. Questo ennesimo tentativo di criminalizzazione non intaccherà le nostre giuste ragioni e non indebolirà la nostra determinazione” lo afferma Francesca Frediani, consigliere regionale Unione Popolare Piemonte.
“Rivolgo un plauso al lavoro delle Forze dell’Ordine che, questa notte, hanno iniziato un’operazione di sequestro preventivo in alcuni presìdi del movimento No Tav”. Così Paola Ambrogio, Senatore piemontese di Fratelli d’Italia. “Sono molto soddisfatta dell’operazione: stiamo scardinando il sistema criminale dei No Tav. Auspichiamo che presto possano cessare gli attacchi ai cantieri e gli assalti alle Forze dell’Ordine, impegnate nel presidio del territorio. Queste operazioni testimoniano che lo Stato non si fa più intimidire, oltraggiare e svilire dai violenti”.