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Scuola e formazione | 28 maggio 2024, 12:02

Its Agroalimentare alla prova del 9: "I ragazzi trovano lavoro in 8 casi su 10". Dal 2025 arriva la fabbrica del cioccolato

Nata nel 2015, la fondazione si prepara a spostarsi da via Maria Ausiliatrice in via Pianezza. "Avremo 14 laboratori nuovi e raddoppieremo l'offerta formativa"

Un gruppo di studenti dell'Its Agroalimentare

Un gruppo di studenti dell'Its Agroalimentare

Una porta spalancata verso il mondo del lavoro, dopo il percorso della scuola superiore. Occupandosi di un argomento tra i più attuali (e tipici) del territorio. Tutto questo è la Fondazione l'ITS Agroalimentare per il Piemonte. Che oggi conta su sei corsi, ma che nel prossimo biennio vedrà quasi un raddoppio dell'offerta. Al momento gli iscritti sono circa 250.

Si tratta di corsi gratuiti, finanziati al 100%, distribuiti su 1800 ore e su due anni, comprese 680 ore di stage in azienda. E gratuiti sono anche visite e materiali. C'è però obbligo di frequenza,  anche per rispettare il paradigma di imparare tramite la pratica. Prima di accedere, però, c'è una selezione in ingresso per valutare non tanto la preparazione, ma la motivazione. 

Nove anni di storia 

"Siamo nati nel 2015 - dice Fabrizio Berta, presidente dell'ITS Agroalimentare - e cosi come tutto il sistema Its, stiamo crescendo molto in Italia. In Francia e Germania questo tipo di strutture è già molto diffuso".

"Vogliamo preparare quei super tecnici che oggi servono a gestire i sistemi complessi, anche in un mondo in cui la tradizione e l'innovazione si mescolano e danno impulso a vicenda. In questi quasi 10 anni abbiamo sempre innovato la nostra offerta didattica e nella nuova sede ospiteranno 14 laboratori che permetteranno interazione e didattica integrata". 

Dalla sede in via Maria Ausiliatrice (insieme ad altre aree distribuite in città e in provincia) infatti, l'Its si sposterà in zona Lucento, in via Pianezza. I lavori di ristrutturazione e rilancio sono stati effettuati grazie ai fondi Pnrr.

Al fianco delle imprese 

I corsi peraltro vengono delineati in parallelo con le necessità delle aziende. Così da poter garantire anche l'ingresso nel mondo del lavoro, al termine del percorso (i tassi sono superiori all'80% nel mondo ITS Agroalimentare). Dal prossimo anno si formeranno classi di 25 persone. Tre le aree: marketing e comunicazione, produzione e trasformazione, innovazione e nuove tecnologie. Un occhio di riguardo, nel futuro immediato, è destinata alla formazione di figure professionali in grado di proporre esperienze turistiche-gastronomiche.

Altro focus, dal prossimo anno, la lavorazione del cioccolato: un tecnico in grado di operare nelle botteghe artigianali, cosi come nell'industria avanzata. Ma già adesso sono attivi corsi per mastri birrai e per gli specialisti della pasticceria.

"L'agroalimentare abbraccia un ambito molto ampio, dalla coltivazione al commercio. E si mescola a tanti territori vicini, come l'informatica per esempio, se ragioniamo su agricoltura di precisione", aggiunge Berta. "Lo abbiamo pensato per appassionati. Ecco perché chiediamo ai nostri giovani innanzitutto di crederci, per alimentare e mantenere l'eccellenza del made in Italy. Non è meglio o peggio di altri percorsi formativi superiori, ma è semplicemente un modo diverso". Proprio per quanto riguarda l'agricoltura di precisione, si svilupperanno corsi per l'uso dei droni.

Spiegare l'opportunità ai ragazzi

La chiave, adesso, è raggiungere i ragazzi per spiegare loro che esiste anche questo tipo di opportunità come percorso di formazione dopo il diploma. "Infatti stiamo effettuando moltissimi momenti di orientamento e open day cercando di coinvolgere più persone possibili".

Pronti a cambiare rotta

"Ci stiamo legando ad aziende che sono molto sul pezzo - conclude Mario Antonaci, direttore operativo dell'ITS - e rispetto all'università, noi siamo in grado di modificare in tempo reale i nostri percorsi di formazione, continuando a portare i nostri studenti verso le aziende e verso il lavoro".

"Il tutto - aggiunge - garantendo competenze di alto livello e innovazione tecnologica all'avanguardia, compresa la coltivazione idroponica in casa oppure l'abbinamento di cibi tramite l'intelligenza artificiale".

Massimiliano Sciullo

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