Dopo anni di attesa e rinvii, nei prossimi giorni partiranno i lavori di bonifica dell'area dell'ex Thyssenkrupp. Ad annunciarlo l'assessore all'Urbanistica Paolo Mazzoleni, durante una commissione dedicata al futuro dell'ex sito industriale.
Individuato operatore
L'ex acciaieria di corso Regina Margherita è chiusa da 17 anni: era il 6 dicembre 2007 quando divampò un'incendio all'interno e perirono Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino. Attuale proprietaria dell'ex Thyssen è Acciai Speciale Terni che, nel corso in un'interlocuzione avvenuta negli scorsi giorni con il Comune, ha comunicato di aver individuato un operatore e un direttore dei lavori responsabile per le bonifiche.
Una buona notizia considerando che la stessa Arvedi Ast, a causa di un problema amministrativo, aveva chiesto a Palazzo Civico di posticipare di tre mesi il via al risanamento dei terreni in corso Regina Margherita. I lavori sarebbero dovuti partire a luglio, ma era stato chiesto di spostare l'inizio all'autunno 2024. Palazzo Civico aveva fissato ad oggi la deadline della proroga ed Acciai Speciali ha rispettato il termine ultimo.
Sei anni di lavori
Da domani quindi potranno partire i lavori di bonifica dell'ex Thyssenkrupp. Per vedere però l'area riqualificata ci vorrà del tempo: gli interventi di pulizia dagli inquinanti dureranno circa sei anni. Con il via nel 2024, la fine del cantiere è fissata al 2029.
Il piano si concentrerà sulla riduzione della presenza di cromo esavalente, sul controllo dell’emissione di acqua contaminata, sull’eliminazione degli idrocarburi e sull’impermeabilizzazione parziale di zone specifiche per prevenire il rilascio di sostanze inquinanti nella falda
"La proroga all'avvio degli interventi - ha ribadito Mazzoleni - era stata richiesta da Arvedi per varie ragioni: le fideiussioni pagate sono per noi una garanzia sufficiente di impegno". E su un possibile passaggio di proprietà dell'ex sito industriale di corso Regina, l'assessore ha precisato: "Noi non abbiamo evidenze che Arvedi abbia trovato un'acquirente per quell'area" .
Sempre Acciai Speciali aveva presentato ricorso al Tar contro la delibera approvata lo scorso 18 marzo dal Consiglio Comunale. L'atto stabiliva che la futura destinazione d'uso dei terreni sia a parco urbano o comunque area verde.