Condizioni igieniche critiche, manutenzione carente e strutture in parte inagibili: è questa la fotografia dei bagni pubblici di corso Regina Margherita 33, a Vanchiglia, al centro di un confronto in Consiglio di Circoscrizione 7 tra i consiglieri di Fdi Patrizia Alessi, Domenico Giovannini, Francesco Caria e il presidente, Luca Deri.
Punti di vista
Da un lato, la denuncia “di un evidente stato di abbandono”, dall’altro il ringraziamento a chi, nonostante tutto, continua a offrire un servizio essenziale a persone in difficoltà. A lanciare l’allarme, con un’interpellanza, è la consigliere Alessi, che ha segnalato - si legge nel testo - “una situazione di degrado inaccettabile dell’intera struttura, sia all’esterno che all’interno”. Con finestre rotte, intonaco che si stacca dalle pareti delle docce, servizi igienici non funzionanti e locali giudicati poco decorosi. “Abbiamo effettuato un sopralluogo - ha dichiarato Alessi -, e trovato i bagni in una situazione fatiscente, poco decorosa. Parecchie finestrelle risultano rotte, con i piccioni che entrano dentro. Nelle docce al pian terreno cadono i pezzi di intonaco, i muri sono da scrostare”.
Critiche alla gestione
La consigliera si è anche interrogata sulla responsabilità dell’associazione che ha in gestione l’edificio: “Perché non sono state effettuate le dovute manutenzioni? E soprattutto, l’Ufficio di Igiene ritiene questi locali agibili?”. Un’ulteriore criticità è stata segnalata sull’uso prolungato degli spazi: “Le persone dovrebbero poter restare dentro 45 minuti con un gettone, ma ci sono persone che restano anche tre ore”.
Deri: “Io ringrazio chi lavora”
Alla voce della denuncia si è affiancata quella della riconoscenza. Con il presidente Deri che ha voluto sottolineare l’importanza dell’opera svolta da anni dagli operatori della Protezione Civile degli Alpini: “Vanno ringraziati per il lavoro che svolgono instancabilmente. In quella struttura si recano persone in condizioni molto difficili, soprattutto durante l’inverno, ed è nostro dovere continuare a supportarle con dignità e rispetto”. Alcune criticità evidenziate, è stato poi aggiunto, non si troverebbero all’interno del fabbricato ma all’esterno.
La convenzione
Il presidente ha poi riportato una nota dell’assessore ai Servizi sociali, Jacopo Rosatelli, secondo cui i bagni ospiterebbero due attività: il presidio della Protezione Civile concessa all’associazione volontari alpini dai primi anni 2000 e i bagni pubblici di competenza circoscrizionale, gestiti dal 2008 dalla medesima associazione. “La convenzione - precisa l’assessore -, prevede in capo al concessionario l’onere di effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti”. Sottolineando come un progetto di riqualificazione “che richiederebbe una interruzione dell’attività e dei servizi, dovrebbe essere finalizzato o a un cambio di destinazione d’uso o in risposta a nuove esigenze funzionali”.