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Centro | 23 maggio 2025, 13:17

A Torino sempre più adolescenti fumano: "Facciamo prevenzione per ridurre il rischio di tumore"

L'oncologo Comandone: "Rischi anche per chi usa le sigarette artigianali ed elettroniche"

In Italia e a Torino aumentano i fumatori, soprattutto quelli giovani: secondo gli ultimi dati si è passati da un 28% post legge Sirchia, ad un attuale 31% dipendente dal tabacco. Complice il dilagare della sigaretta elettronica poi, sempre più adolescenti si avvicinano a questo vizio, così come all'alcol.

Ridurre il rischio da tumore

Da qui nasce “I CARE FOR ME, FOR YOU”, un'iniziativa promossa da Asl Città di Torino in collaborazione la Rete Oncologica Piemonte e Valle D’Aosta e le altre aziende del territorio, nell’ambito del Progetto Diderot della Fondazione Crt. Complessivamente sono stati coinvolti circa 5000 studenti, 51 scuole, 214 classi delle Medie e Superiori del Piemonte e della Valle D’Aosta in una campagna di promozione della salute per ridurre il rischio di sviluppare un tumore.

Un evento con una mattinata di chiusura in piazza Carlo Alberto, dove è stato anche consegnato il "Giornalino della Salute". "Questa iniziativa - spiega Alessandro Comandone, Direttore Sc Oncologia Asl Città di Torino - è partita due anni fa: avevamo diminuito  l'informazione tra i giovani sull'importanza della prevenzione e ci siamo accorti che c'era stato un aumento notevole di fumatori e di chi si è avvicinato all'alcol".

I rischi

Ma quali sono i rischi per un ragazzo che si accende una sigaretta? "Il fumo -prosegue il dottore - è una dipendenza: come tale più precocemente la inserisci, più diventa un'abitudine connaturata. Quotidianamente incontriamo 40-45enni con tumore al polmone che ci dicono di aver sempre fumato: l'accumulo di cancerogeni, soprattutto in un polmone giovanile ed in piena espansione, è  pericoloso".

Negli anni scorsi è partita una campagna contro le sigarette tradizionali, fatta di aumenti per l'acquisto e immagini di malati sui pacchetti. Molti giovani hanno virato sull'acquisto del tabacco: "Sono sigarette fatte artigianalmente, prive di filtro: ogni boccata di fumo fa sì che aumenti l'introduzione di cancerogeni ad alta temperatura".

In parallelo per le strade di Torino si vedono sempre più ragazzi che "svapano". "Ci sono almeno quattro tipi  di vaporizzazione: al momento l'organizzazione mondiale della sanità non ha ancora prodotto studi sulla non innocuità della sigaretta elettronica, che per noi è pericolosa" conclude Comandone.

Da qui l'iniziativa di oggi in piazza, che ha lo scopo di parlare non solo dei rischi per chi fuma, ma anche a chi beve alcol da giovane. Oltre a questo si è parlato dei rischio di obesità giovanile legato al junk food, ma anche alla necessità di fare sport ed evitare la sedentarietà.

"Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come i giovani possano essere coinvolti attivamente nella promozione della salute" hanno sottolineato Carlotta Salerno e Jacopo Rosatelli, rispettivamente assessori alle Politiche Giovanili e alle Politiche Sociali della Città di Torino. "Offrire loro gli strumenti per comprendere l’importanza di stili di vita equilibrati e di scelte consapevoli è fondamentale per costruire una società più responsabile e in salute" concludono.

Cinzia Gatti

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