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Cultura e spettacoli | 06 giugno 2025, 06:11

I Perturbazione inaugurano il 28° Festival CinemAmbiente: il film muto “Wonders of the Sea” musicato live dalla band

La nuova edizione fino al 10 giugno. La direttrice Furxhi: “Lo dedichiamo di nuovo a Gaetano Capizzi”

Wonder of sea

Wonder of sea

È un film del 1922 a inaugurare il 28° Festival CinemAmbiente diretto per il secondo anno da Lia Furxhi. La serata di apertura al Cinema Massimo si è svolta il 5 giugno, Giornata mondiale dell’Ambiente, con la proiezione del film muto “Wonders of the Sea”,  musicato dal vivo dai Perturbazione, quest’anno tra le giurie del Festival. 

Obiettivo ricordare l’importanza dei temi al centro della terza Conferenza dell’ONU sugli Oceani, in svolgimento concomitante a Nizza.

Diretto nel 1922 da John Ernest Williamson, regista, fotografo, ingegnere e inventore britannico, naturalizzato statunitense, Wonders of the Sea – di recente restaurato e digitalizzato dalla

Cinémathèque française – è uno dei primi film della storia del cinema a contenere riprese subacquee dal vero. La sua realizzazione fu resa possibile dall’utilizzo della fotosfera – una camera d’acciaio, dotata di una finestra di vetro trasparente, calata in mare da una barca e in grado di ospitare un operatore con una cinepresa 35mm – inventata dallo stesso Williamson quasi quarant’anni prima che Jacques-Yves Cousteau, con la sua navicella Denise, consentisse le riprese subacquee su larga scala.
In apertura, anche la proiezione del breve corto di David Lynch, realizzato nel 1991 per il Department of Sanitation della città di New York, in cui il regista scomparso di recente mette in scena l’orrore intrinseco delle strade sporche, invase da rifiuti e da topi, di una metropoli troppo poco amata dai suoi abitanti.

“Sono stati fatti tanti passi in avanti, ma l’ambiente è ancora un soggetto da discutere - commenta il direttore del Museo del Cinema, Carlo Chatrian - una realtà da avere sotto i nostri occhi ogni giorno. Il filmato di David Lynch ha due elementi chiave del festival: il tema e l’autorialità. I film in programma quest’anno ci raccontano che a volte bisogna avere paura del mondo in cui viviamo, ma ci fanno anche capire chi siamo”.

“Anche quest’anno il festival lo dedichiamo a Gaetano Capizzi, senza di lui non saremmo qui” è il commento di Lia Furxhi. 

La kermesse andrà avanti con proiezioni ma anche eventi collaterali in tutta la città fino al 10 giugno. 

Chiara Gallo

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