Un edificio abbandonato per anni - gli ex bagni pubblici di via Roccavione 11 - sta per tornare a nuova vita. Sarà un luogo di accoglienza, inclusione e innovazione sociale. A guidare la trasformazione la cooperativa sociale “Liberi tutti”, vincitrice di un bando finanziato in larga parte dal Pnrr.
L’investimento complessivo ammonta a 2,6 milioni di euro, di cui 2 milioni finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e 600 mila euro messi direttamente dalla cooperativa, che ha anche acceso un mutuo per completare l’intervento. L’inaugurazione è prevista tra marzo e aprile 2026.
Due anime per un unico spazio
Il progetto si articola in due aree funzionali: un housing sociale per anziani e disabili (12 ospiti anziani e 6 disabili in mini-alloggi) e un hub con spazi di coworking, formazione e servizi aperti al quartiere. Saranno presenti anche una agenzia formativa per il lavoro attiva quotidianamente, spazi polifunzionali, una lavanderia, magazzini e un bistrot popolare aperto al pubblico.
“La nostra idea era trovare uno spazio integrato nel tessuto del quartiere – ha spiegato Erika Mattarella, presidente della cooperativa – vicino a una scuola, con un giardino, per favorire l’interazione tra ospiti e residenti. Ci sarà anche un salone a disposizione delle attività pubbliche”.
Un progetto integrato con il quartiere
Il progetto, seguito dal direttore lavori Paolo Maccario, mantiene la facciata storica su via Conte di Roccavione, mentre l’interno verrà completamente rinnovato. “Abbiamo demolito la parte interna per aprire un nuovo cortile che dialogherà con la scuola adiacente. Le residenze saranno al primo piano, mentre gli uffici si troveranno sull’edificio affacciato sulla strada”, ha spiegato Maccario. Gli spazi interrati ospiteranno le aree polifunzionali e di servizio. Un edificio sarà dotato di impianto fotovoltaico, l’altro avrà un giardino pensile (non calpestabile), segni concreti di attenzione alla sostenibilità.
Il progetto, nel frattempo, ha già attivato le prime assunzioni di operatori socio-sanitari, mentre sono previste a breve anche nuove assunzioni di infermieri. Alcuni fondi sono stati convertiti per l’assistenza domiciliare, in collaborazione con il centro di via Val della Torre.
Un modello di welfare urbano
“Questa zona – ha dichiarato il coordinatore al Commercio Alfredo Ballatore – è carente di strutture socio-sanitarie. Un progetto come questo, che fonde giovani e anziani, colma un vuoto evidente”. Anche il coordinatore al Bilancio Antonio Cuzzilla ha sottolineato il valore innovativo dell’intervento: “Un risultato importante per il contrasto alla solitudine e per promuovere il benessere degli anziani. Invito la cooperativa a valorizzare, nelle future assunzioni, la manodopera residente in zona”. Una zona strategica “visto la presenza del mercato rionale e il passaggio della linea 10, che potrebbe attirare anche giovani studenti” ha sintetizzato il consigliere dei Moderati, Luigi Borelli.
Un’occasione per il quartiere
Non resta che sperare che tutto vada per il verso giusto. Come ha sottolineato Alfredo Correnti, presidente della Circoscrizione 5, che ha definito lo spazio “funzionale e importante per tutta la comunità” auspicando il rispetto del cronoprogramma.