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B. di Milano / Falchera | 11 settembre 2025, 15:46

La burocrazia non ferma i supereroi della solidarietà: la sfida della Nida a Falchera

Dai sorrisi in ospedale ai campi sportivi solidali, i volontari continuano a trasformare difficoltà in speranza

La commissione Sanità in visita a Falchera

La commissione Sanità in visita a Falchera

Hanno imparato a conoscerli i bambini ricoverati negli ospedali pediatrici di tutta Italia, dove si presentano vestiti da supereroi o principesse per regalare un sorriso a chi sta affrontando cure difficili. Sono i volontari dell’Associazione Nida (Nazionale Italiana dell’Amicizia), che dal 2012 hanno scelto di mettere tempo ed energie al servizio dell’infanzia malata, trasformando la passione per il calcio e per lo sport in strumenti di solidarietà.

La sfida dei volontari

Dopo aver ricevuto la Civica Benemerenza della Città di Torino per l’impegno sociale e umano, i volontari hanno intrapreso una nuova sfida: riqualificare un’area abbandonata a Falchera, in via degli Ulivi 11, trasformandola da discarica a cielo aperto in un centro sportivo con campi da calcetto, volley, basket, padel e calcio. L’obiettivo non è cambiato: i fondi raccolti dall’affitto degli impianti vengono destinati a progetti e cure per bambini affetti da malattie rare e gravi.

"Traguardi importanti"

Ieri la Commissione Sanità e Servizi sociali del Comune di Torino, guidata dal presidente Vincenzo Camarda, ha visitato l’impianto, accolta dal capitano della Nida, Walter Galliano. “Abbiamo raggiunto traguardi importanti con tanti sacrifici - ha spiegato -, ma la burocrazia spesso ci ha ostacolati. Un esempio? Abbiamo dovuto rinunciare a una struttura prefabbricata di 500 metri quadri donata da Demetrio Albertini per la fisioterapia, perché i tempi tecnici e le norme ci hanno bloccati”. Simili difficoltà si sono presentate per l’uso degli spogliatoi e di altri campi donati, che attendono ancora collaudi.

Capitolo sicurezza

Oggi il progetto punta più in alto: recuperare i vecchi spogliatoi e trasformarli in un centro vitale, con ristorante, palestra, studi medici e sale per la riabilitazione. Resta però il problema della sicurezza, con furti ripetuti di mezzi e attrezzature. Nonostante tutto, i consiglieri hanno espresso grande apprezzamento per un’esperienza considerata unica al mondo: un centro sportivo interamente fondato sul volontariato, dove giocare significa aiutare.

Redazione

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