Ore 18:20 - Il corteo arriva in piazza Vittorio con "Bella Ciao"
La testa del corteo è entrata in piazza Vittorio sulle note di "Bella Ciao". Alcuni manifestanti hanno dipinto a caratteri cubitali "Palestina Libera" al centro della strada e acceso qualche fumogeno. All'ingresso di Ponte Vittorio gli ultimi interventi dal camioncino che apriva la manifestazione, che poi si è sciolta con tranquillità.
Ore 18:00 - Al grido di "Free Palestine il corteo sfila in piazza Valdo Fusi"

Il corteo prosegue nel suo cammino attraverso le via del centro di Torino. Striscioni e bandiere della Palestina hanno lambito piazzale Valdo Fusi per seguire il percorso che va verso via Po e piazza Castello. Al passaggio a Porta Nuova la stazione era blindata, per evitare l'ingresso ai manifestanti e l'occupazione dei binari. Il corteo ha proceduto senza soffermarsi. Anche se qualche partecipante ha lasciato il corteo durante le più di tre ore di marcia, la folla ha proseguito inondando tutta via Accademia Albertina dall'inizio alla fine: un fiume di gente. I manifestanti parlano di "10mila persone" giunte a Torino, e anche senza voler esagerare sono dalle 6000 in su ad aver sfilato per le vie della città.
Ore 17:11 - prime scritte sui muri e volantini affissi sulle banche
In via Arsenale, volantini "Palestine will be free" sono stati affissi alla porta di Bper Banca e due manifestanti si sono arrampicati sulla facciata dell'Ufficio Relazioni con il pubblico della Regione Piemonte per issare una bandiera della Palestina al fianco di quelle dell'Italia, dell'Unione Europea e della Regione. Sulla vetrina è stato scritto con la bomboletta rossa: "Gaza, la nostra rabbia"
Ore 16.23 - l'arrivo davanti al Comune (e le damigelle bloccate)
Il lungo corteo ha raggiunto via Milano in tranquillità, dopo aver attraversato Porta Palazzo dov'è ancora in corso il mercato del sabato. Qualche furgone e le molte persone presenti hanno rallentato la marcia all'ingresso di piazza della Repubblica, che poi è proseguita di fronte al Comune di Torino, blindato dalla Polizia. Qui nessuna azione dimostrativa: solo un gruppo di damigelle che ha dovuto raggiungere un matrimonio che si stava tenendo in quel momento nella Sala Marmi di Palazzo Civico.
Ore 15 - La partenza
L'invasione di Gaza City via terra da parte dell'esercito israeliano. Il supporto alla Sumud Flotilla che sta avanzando nel Mar Mediterraneo per portare aiuti umanitari a Gaza. Il termine "genocidio" utilizzato in un dossier dell'ONU. Le sanzioni proposte a Israele dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen. Il mancato riconoscimento della Palestina da parte dell'Italia.
Sono molti i motivi che hanno spinto a manifestare migliaia di persone, a Torino, provenienti da tutto il Piemonte. Una manifestazione regionale per Gaza, partita alle 15 da Piazza Statuto e che terminerà, questa sera, in piazza Vittorio. Nel mezzo, il passaggio da Porta Palazzo e Palazzo di Città - punti fissi per le mensili proteste torinesi del sabato -, Porta Nuova, piazza Carlina e l'ultimo tratto di via Po. Tra gli striscioni, uno recita "Fermiamo il Terzo Reich israeliano".
Le forze dell'ordine sono più numerose del solito per la maggiore presenza di persone e per il clima più incandescente rispetto al solito, dopo che un gruppo di manifestanti, martedì sera, ha creato disordini al Carrefour di via Madama Cristina.