Lee Miller (1907-1977) era presente quando aprirono le porte del campo di concentramento di Dachau, fu la prima a testimoniare gli orrori dell’Olocausto. Le sue fotografie sono entrate nei nostri libri di storia. E oggi si possono vedere a Camera nella mostra che racconta la sua carriera dal 1930 al 1955.
“Ha saputo raccontare il peggio dell’umanità - spiega il curatore Walter Guadagnini -. Negli scatti della vasca da bagno di Hitler vediamo il tentativo di lavare via gli orrori della guerra. Fare una mostra su di lei era doveroso anche perché rientra nel programma dedicato alle grandi fotografe del Novecento”.
Oltre 160 scatti provenienti dai Lee Miller Archives esposti fino al 1° febbraio in occasione delle iniziative per i 10 anni di Camera.
Immagini iconiche della fotografa americana che ha vissuto mille vite diverse. Dai primi anni, in cui diventa prima allieva e poi amante di Man Ray, in cui realizza ritratti e autoritratti, passando per gli anni degli scatti surrealisti, a quelli per la rivista Vogue, realizzati sotto i bombardamenti di Londra, fino a quelli devastanti di Dachau e della guerra in Germania.
Entrate nella storia anche le fotografie realizzate mentre posa nella vasca da bagno di Hitler e alla sua scrivania al termine dell’incubo bellico.
E infine, quelli realizzati tra l’Italia per gli ultimi servizi di moda, e il Sussex nella tenuta di campagna condivisa con Roland Penrose. Qui alcuni ritratti delle personalità più influenti dell’arte e della cultura come Pablo Picasso, George Braque, Peggy Guggenheim, Lucian Freud, Richard Hamilton.
Per le prossime mostre in programma, Camera guarda ancora a una delle grandi donne della fotografia con Letizia Battaglia.
Per info: https://camera.to