Sono due le petizioni contrarie al progetto di riqualificazione che riguarda i quartieri Aurora e Barriera di Milano, in Circoscrizione 6 e 7. Due istanze diverse, nate da gruppi differenti di residenti, ma accomunate dalla stessa richiesta: ripensare un piano che, così com'è stato concepito, non convince chi vive ogni giorno quelle strade.
La prima petizione
La prima petizione, firmata da 792 cittadini, si concentra in particolare sull'ipotesi di pedonalizzare via Martorelli e realizzare una nuova pista ciclabile sullo stesso asse. Un progetto ritenuto superfluo, spiegano i firmatari, perché la via è già una 'zona 30', con traffico calmierato e condizioni che permettono ai mezzi di micromobilità di circolare in sicurezza. A preoccupare, però, è soprattutto l'idea di nuove isole pedonali: secondo molti residenti, potrebbero trasformarsi in aree di bivacco, con il rischio di peggiorare sicurezza e qualità della vita. Per loro, le priorità sono altre: rifare marciapiedi e manto stradale, migliorare l'illuminazione e completare interventi già previsti in passato ma mai portati a termine.
A realizzare la petizione è stata Giulia Magro, storica referente dell'associazione ProMar, attiva da oltre trent'anni a tutela di residenti e commercianti: "La nostra associazione è nata per difendere il territorio, ma questa non è una riqualificazione: è una trasformazione. Gli interventi di Urban non ci sono piaciuti e temiamo un bis. Via Martorelli ha marciapiedi larghi 30 metri, i pedoni hanno già spazio per camminare. Le aree verdi ci sono, la ciclabile non ha posto perché tra i civici ci sono quasi solo passi carrai. E soprattutto: chiediamo che finisca la riqualificazione mai completata, tra illuminazione e cura dei marciapiedi. Non vogliamo altro".
Magro ha poi posto un tema molto sentito dai residenti: "Temiamo che lo spaccio da corso Giulio Cesare possa spostarsi verso di noi. Se mettiamo panchine e spazi di sosta, creeremo nuovi punti di ritrovo che attireranno problemi".
La seconda petizione
La seconda petizione, sostenuta da 404 firme, si concentra invece su un tratto più ampio: l'asse via Martorelli - corso Palermo - via Bologna. Qui l'allarme principale riguarda la possibile contrazione dei parcheggi e l'aumento della confusione in una zona già molto frequentata per la presenza di scuole e attività ricreative. Anche in questo caso, i firmatari dicono no alla pedonalizzazione e alla pista ciclabile, ma per motivi diversi: temono ripercussioni sulla viabilità e sull'equilibrio di un'area considerata già fragile. Propongono invece interventi puntuali, come il miglioramento dell'illuminazione, il rifacimento del manto stradale del ponte Carpanini e la creazione di spazi per famiglie e adolescenti, attraverso il recupero di immobili comunali inutilizzati.
Come portavoce della seconda petizione a intervenire è Sofia Ilaria Cavaciuti: "Abbiamo voluto depositare questa petizione perché non abbiamo compreso la motivazione per la quale i fondi vengono concentrati su corso Palermo o via Martorelli. A nostro avviso avrebbero avuto una migliore ricaduta intervenendo dove ci sono criticità effettive. Nel primo tratto di corso Palermo noi viviamo bene così e non necessitiamo di alcuna riqualificazione, mentre servono interventi in altre zone, come i giardini pubblici o i centri di aggregazione e ricreativi per i giovani, come i centri sportivi".
"Chiediamo un investimento sul benessere, sia rivolto ai più giovani sia agli anziani . continua Cavaciuti -. Non esiste una casa del quartiere che possa essere un punto di riferimento per famiglie e residenti, inoltre corso Palermo è una via ad alto scorrimento e questo progetto stravolgerebbe la viabilità di una strada centrale per il quartiere. La riqualificazione va ripensata con i residenti, valorizzando e migliorando i servizi già presenti. La casa di quartiere di via Cecchi funziona, ma ne chiediamo una seconda: a noi manca in corso Regio Parco, che è scoperta. I ragazzi non hanno una struttura che coinvolga adolescenti e famiglie".
I pareri dei presidenti
Favorevole al progetto di riqualificazione è il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, che spiega: "Siamo convinti che la riqualificazione sia necessaria anche per una questione di verde, abbattimento delle barriere architettoniche e rimessa a posto dei marciapiedi. L'investimento da 25 milioni di euro per i quartieri Aurora e Barriera non potrà che far bene ai due quartieri. Così come per tutte le riqualificazioni avvenute in questi anni sul territorio della Circoscrizione 7, ci saranno dei momenti di confronto con la cittadinanza e le associazioni per sviluppare al meglio la progettazione".
Aperto alle richieste dei residenti e commercianti è invece il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto: "Una raccolta firme partecipata che la politica deve guardare con attenzione. Siamo contenti che i finanziamenti ricadano su Barriera, ma i cittadini si sono espressi per le loro esigenze, quindi è compito della politica ascoltare queste richieste. Concordiamo sulla possibilità di complicare l'area qualora fosse creata una pedonalizzazione e abbiamo molti dubbi sull'apertura di luoghi che potrebbero diventare zone di bivacco. Noi siamo a disposizione per collaborare durante tutto il periodo di realizzazione del progetto, per dare il nostro punto di vista".














