È l’ultimo centro di cottura ancora gestito dal Comune, ma da settembre, alla riapertura della mensa scolastica, ai fornelli non ci saranno più i cuochi comunali, ma personale della Ladisa, che gestisce il servizio di ristorazione scolastica. La Giunta comunale ha deciso di esternalizzare la gestione del centro cottura dopo un ragionamento sui costi e sul numero di pasti da fornire.
Nel centro di via Montegrappa 29, che serve l’elementare Battisti e la materna Agazzi, lavoravano 6 dipendenti del Comune. La media richiesta per legge è di un addetto ogni 50 pasti e Pinerolo non avrebbe potuto garantire questo rapporto nel 2020, perché sarebbe andato in pensione almeno un cuoco. I pasti forniti al giorno nell’anno scolastico 2018/2019 sono stati 245, di cui 75 all’Agazzi e 170 alla Battisti, più un centinaio per gli alunni della Brignone, che erano ospiti dell’elementare, in attesa che termini il cantiere nella loro scuola media.
I cuochi costavano 144.560 euro l’anno, ma per lo scorso anno scolastico il Comune ha dovuto ricorrere anche a lavoratori interinali per un costo di 41.500 euro iva inclusa. Ladisa ha messo sul piatto un’offerta di 127.257,83 euro iva inclusa per un totale stimato di 190 pasti per 166 giorni per la Battisti e 90 per 181 giorni per la Agazzi.
Per quanto riguarda i cuochi, il loro futuro è in fase di definizione: «Stiamo ancora valutando, ma li impiegheremo in altre mansioni all’interno della macchina comunale, dopo un’adeguata formazione» spiega l’assessore all’Istruzione Antonella Clapier.