/ Cultura e spettacoli

Cultura e spettacoli | 22 marzo 2017, 06:30

“FloReali”, la Galleria Sabauda celebra la Natura in fiore

Fino al 26 marzo, la Galleria Sabauda ospita una piccola mostra, “FloReali”, con nove quadri della collezione permanente abbinati ad altrettante composizioni di piante e fiori

“FloReali”, la Galleria Sabauda celebra la Natura in fiore

La primavera, alla Galleria Sabauda, regala un’emozione in più. Fino al 26 marzo, quindi per pochissimi giorni, la pinacoteca torinese ospiterà le installazioni di “FloReali”, piccola mostra allestita in occasione dell’Equinozio di primavera e dedicata ai fiori.
Sono stati scelti nove quadri, tre al primo piano, sei al secondo, ai quali sono stati abbinati fiori di diverso tipo, ma anche altri generi di piante, in dialogo con le esplosioni floreali rappresentate nei dipinti. Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Amici della Galleria Sabauda, in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze naturali.
La mostra allestita alla Galleria Sabauda è come i fiori: promufata e di breve durata.

Un lavoro accurato e meticoloso ha portato alla precisa identificazione delle piante rappresentate nei dipinti, come ad esempio nel celebre “Ritratto del Principe Tommaso Francesco di Savoia Carignano”, realizzato da Antoon van Dyck nel 1634, che in basso a sinistra riporta una pianta di cardi. Poco visibile, in verità, se non a un occhio attento, porta con sé numerosi significati.
“Il cardo – ha spiegato la storica dell’arte Cornelia Diekamp, che ha curato le schede descrittive di ogni opera – è considerato un cibo sgradevole. In questo caso, il Principe non ne teme le spine, quindi è forte e valoroso”.

C’è, poi, il complicatissimo dipinto di Jan Brueghel il giovane, “Vanitas”, al quale è stato abbinato un piccolo albero di mandarini per richiamare la pianta di agrumi raffigurata nel quadro.
Ma sono stati soprattutto i fiori, grazie al lavoro di Rosa Camoletto, responsabile botanico del Museo Regionale di Scienze Naturali, a richiedere una lunga opera di ricerca per l’abbinamento più adatto.

La riscoperta dei dettagli di alcune delle opere più importanti è sollecitata, quindi, dai fiori freschi posizionati al fianco dei dipinti, che con accurate descrizioni aiutano non solo ricostruire il dialogo tra la realtà e l’arte, ma anche a imparare i nomi di alcune piante e fiori. E, magari, scoprire che quella pianta che vediamo tutti i giorni in quel giardino ha un nome preciso, ed è stata rappresentata da un pittore del Seicento.
Ad esempio, potrebbe accadere con il nespolo piemontese rappresentano, insieme a numerosi fiori e altre piante, nella “Natura morta con fiori e frutta” di Gaspar Pieter Verbruggen il vecchio

Paolo Morelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium