Dopo anni di lunga tradizione, lo stop imposto dai vigili urbani lo scorso luglio aveva fatto temere i tanti avventori che ogni primo mercoledì del mese si ritrovano in piazza Castello, a Torino, per suonare e ballare le musiche folkloristiche occitane. Complice poi l’arrivo delle vacanze estive e il proseguimento delle attività sottotono, alcuni avevano pensato alla chiusura della parentesi.
Ma, con l’arrivo di settembre e il ritorno dei giovani in città, i balli sono ripartiti, con il tenore di sempre. Più di duecento persone si sono incontrate nella piazzetta reale dopo cena, per la “Marmelada d’òc” con relative musiche e danze, per una serata che è andata avanti fino alle una passate. La ricetta per evitare di creare disagi è rimasta la stessa: lontananza dalle abitazioni, strumenti senza amplificazioni, uso prudente delle percussioni e pulizia della piazza a fine evento.
Alcuni avventori della piazza avevano temuto la possibilità di un’altra visita da parte degli agenti della polizia municipale, che però non sono arrivati. Segnale che, forse, le questioni che avevano causato la precedente interruzioni, su cui aveva chiesto spiegazioni anche il consigliere di Circoscrizione 1 Alberto Re, sono state risolte.
Animi distesi tra gli organizzatori: “Continuiamo come abbiamo sempre fatto, sapendo e sperando di non dare fastidio a nessuno, producendo cultura e stando lontani dal mero consumismo”. Nessuna preoccupazione per una seconda interruzione: “A mente fredda abbiamo pensato che potesse essere un intervento isolato e non per forza mirato con quello che stiamo facendo. Speriamo che sia così e che non succeda niente”.















