Terroristi non si nasce, e questi ultimi non sono né pazzi né emarginati sociali allo sbando. Dalle analisi più recenti, anzi, sono stati tratti dei modelli che descrivono la pluralità delle concause e degli stadi successivi a causa dei quali un soggetto si radicalizza fino al punto di giungere a reclutarsi in un’organizzazione estremista violenta.
Da questi modelli, sono nate delle politiche di prevenzione e contrasto al fenomeno, che utilizzano un approccio “soft” e coinvolgono anche la società civile, affiancando gli strumenti e i soggetti securitari tipici della lotta al terrorismo. A questo tema sarà dedicata una serie di incontri organizzati dal Centro Interculturale di corso Taranto 160, in collaborazione con la Fondazione Benvenuti in Italia.
Il primo evento è previsto per questa sera, alle ore 21, presso la Sala Conferenze del Centro, con ingresso libero fino a esaurimento posti. Nel corso della serata interverranno: Luca Guglielminetti, libero professionista e ricercatore indipendente nell’ambito della comunicazione, formazione e relazioni internazionali e membro del Radicalisation Awareness Network – Ran – della Commissione europea, del Gruppo Italiano di Studio del Terrorismo e dell’Associazione Leon Battista Alberti e, per 15 anni, consulente dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo – Aiviter; e Mariachiara Giorda, coordinatrice del Comitato Scientifico della Fondazione Benvenuti in Italia e docente di Storia delle religioni presso l’Università degli Studi Roma Tre.