È scontro tra Governo e Regione Piemonte sul gioco d'azzardo. Dal 1° dicembre sul territorio piemontese è infatti entrata in vigore la nuova normativa, più stringente rispetto a quella nazionale, che stabilisce distanze precise per le slot machines da luoghi sensibili quali ospedali, scuole e bancomat.
Una strada che la Regione è intenzionata a continuare a percorrere, come ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, durante il Congresso Regionale della Società Italiana Tossicodipendenze, in programma stamattina alla Gam. "Noi", ha evidenziato Saitta, "non torniamo indietro. La legge è solida, non è contro qualcuno ma a favore delle persone più fragili". Una netta presa di posizione davanti al sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta, che negli scorsi giorni aveva chiesto un passo indietro al Piemonte per adeguare all'accordo sottoscritto a settembre tra Stato e Regioni.
"Il Piemonte", ha evidenziato Baretta, "ha varato questa legge che va molto oltre l'accordo e questo è preoccupante". "Il rischio è che, con un approccio proibizionista, sparisca il gioco legale a favore di quello illegale", ha concluso il Sottosegretario.