/ Politica

Politica | 26 luglio 2018, 18:53

Appendino vs Salvini, il governo stoppa il riconoscimento dei figli delle coppie gay. Ma la sindaca insiste: "Noi non ci fermeremo"

La decisione annunciata oggi dal ministro della famiglia, Fontana. Contraria, da sempre, la sindaca di Torino, che difende "tutte le forme di genitorialità" e dichiara: "Orgogliosi di quanto fatto". Laus del Pd: "Lega e M5S? Un mostro a due teste"

Salvini e Appendino insieme in un recente incontro

Salvini e Appendino insieme in un recente incontro

Salvini ed Appendino contrapposti sul tema dell’iscrizione nei registri dello stato civile di bimbi concepiti all’estero figli di genitori dello stesso sesso. Oggi il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, nel corso di un’audizione in commissione Affari sociali della Camera, ha dichiarato che il Governo vuole stoppare il riconoscimento di bimbi nati da coppie omogenitoriali "facendo ricorso a pratiche vietate dal nostro ordinamento e che tali dovrebbero rimanere". Parole a cui hanno fatto eco quelle del Ministro dell’Interno Matteo Salvini nel question time al Senato.

Idee in aperta contrapposizione rispetto a quelle di Chiara Appendino, che lo scorso 24 aprile ha trascritto i figli di tre coppie omogenitoriali all'ufficio dello stato civile dell'anagrafe di Torino. Appendino fin da subito aveva dichiarato di avere "la ferma volontà di dare pieno riconoscimento" a tutte quelle "nuove forme di genitorialità, anche forzando la mano". Concetto ribadito oggi con un tweet: "Torino - ha scritto - è stata la prima Città in Italia a riconoscere i figli di coppie dello stesso sesso, di questo siamo orgogliosi. Continueremo su questa strada, per garantire alle bambine e ai bambini il diritto di avere una famiglia in cui l'amore sia l'unica condizione necessaria".

Una tesi rafforzata proprio stasera dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Torino, Valentina Sganga: "Come testimoniato da numerose sentenze - ha detto - il riconoscimento dei figli nati da coppie omogenitoriali è una prassi diffusa e riconosciuta come migliore soluzione atta a tutelare il minore. I sindaci e la Magistratura hanno fatto la loro parte, ora il legislatore faccia la sua e si ponga al nostro fianco nella conquista dei Diritti Civili. L'amore e la cura dei bambini non dipendono in alcun modo dal genere dei genitori".

A intervenire sul tema in Parlamento è stato invece il senatore del Pd, ed ex presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus: "Appendino sconfessata da Salvini e Fontana sul riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali: questo è il mostro a due teste che governa il Paese. Cosa farà adesso il M5S che a Torino millanta di tutelare i diritti di tutti i bambini e le bambine mentre a Roma subisce le bordate discriminatorie dell'alleato leghista? È ora di gettare la maschera. Io intanto sto con le famiglie. Tutte le famiglie”, conclude l’esponente dem.

Cinzia Gatti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium