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Viabilità e trasporti | 11 maggio 2020, 14:30

Il Coronavirus cambia le regole della mobilità condivisa: bici, auto e monopattini guardano alla ripartenza

Tanti mezzi di trasporto sono stati ritirati durante il lockdwon: ora, in piena fase 2, il ritorno alla normalità dettato dalla parola d’ordine “sanificazione”

Il Coronavirus cambia le regole della mobilità condivisa: bici, auto e monopattini guardano alla ripartenza

A Torino il Coronavirus ha fermato o comunque stravolto, anche la vita quotidiana di tutte le società che negli ultimi anni si erano tanto impegnate per la diffusione dei mezzi di sharing: dalle auto alle bici, passando per i monopattini, tutti hanno dovuto adeguarsi alle disposizioni del Governo su spostamenti e regole da seguire.

Durante la prima fase di lockdown delle 8 aziende presenti sul territorio come gestori di monopattini elettrici, sei hanno interrotto il servizio. Il risultato? Appena 500 i monopattini in circolazione. I due operatori rimasti attivi, oltre ad aver ridotto i mezzi presenti in strada, hanno anche garantito agevolazioni agli operatori sanitari. Per quanto riguarda le biciclette del bike sharing il sevizio non è mai stato sospeso, con 1700 mezzi a disposizione. Nessun motorino dell’azienda Mi-Moto si è invece mosso per le strade di Torino durante la fase 1.

E la fase 2? Con il via libera agli spostamenti, le aziende, consapevoli dell’emergenza in atto, hanno sanificato i mezzi che risultano utilizzati soprattutto dagli operatori sanitari. I veicoli sono stati fatti rientrare nei depositi per sanificazioni mirate, che si sono andate ad aggiungere a quelle effettuate direttamente su strada. A bordo dei mezzi chiusi, come per esempio le auto, sono vietati i prodotti a base d’alcool, pertanto non sono previsti gel igienizzanti.

Da qui, al fine di rendere più sicura l’esperienza del viaggio, la richiesta della consigliera Federica Scanderebech: “Non sarebbe il caso di prevedere la presenza a bordo dei mezzi di guanti e mascherine? Ho consigliato inoltre che sia data adeguata comunicazione, allegata ai veicoli in condivisione e sulle app, per l'utilizzo di buone pratiche al fine di evitare la diffusione del virus COVID-19, oltre per una opportuna comunicazione del momento in cui sia avvenuta l'ultima sanificazione"."Mi pare che si stia navigando a vista. Non mi darò pace finché il tema non avrà le giuste e dovute risposte, anche presentando una mozione” ha concluso Scanderebech.

Andrea Parisotto

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