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Scuola e formazione | 04 giugno 2020, 07:10

Le famiglie delle scuole “Ilaria Alpi” di Torino scrivono alla Regione: “Le risposte del Comune non ci hanno soddisfatto”

I genitori avevano già inviato una lettera alle istituzioni chiedendo la riapertura degli istituti; le risposte da parte della sindaca Appendino e dell'assessora Di Martino giudicate insoddisfacenti

Le famiglie delle scuole “Ilaria Alpi” di Torino scrivono alla Regione: “Le risposte del Comune non ci hanno soddisfatto”

“Le risposte della sindaca Chiara Appendino e dell'assessora Antonietta Di Martino alle nostre istanze non ci hanno soddisfatto”: inizia così la lettera firmata da 500 famiglie di alunni iscritti alle scuole dell'Istituto Comprensivo “Ilaria Alpi” di Torino e indirizzata al presidente della Regione Alberto Cirio e alle assessore Elena Chiorino e Chiara Caucino; nelle scorse settimane, le stesse avevano già scritto alle istituzioni per chiedere più attenzione sull'argomento.

Secondo i genitori, la tematica è stata sottovalutata e nel mirino c'è sempre la didattica a distanza: “Il bilancio – scrivono – non è stato positivo per gli alunni e, nonostante l'impegno di tutti, le disuguaglianze sono aumentate; la nostra scuola ha messo a disposizione dispositivi elettronici per le famiglie: tuttavia, l’inadeguatezza dell’uso dei device, le difficoltà di utilizzo delle piattaforme digitali e la mancanza di connettività hanno reso la DAD meno fruibile.”

A supporto di questa testi, la lettera cita uno studio realizzato dall'associazione Di.Te: “Il  54% dei bambini - proseguono - non ama questo distanziamento digitale ed il 30% di loro ha avuto difficoltà a seguire questa metodologia emergenziale, anche a causa dei problemi di connettività e delle piattaforme digitali utilizzate. Questo studio, inoltre, evidenzia come il contesto di questi ultimi mesi abbia minato in modo profondo le poche certezze dei nostri bambini: l'80% degli intervistati ha avuto problemi con il ciclo sonno/veglia, fattore che ha inciso sullo stato psico-fisico.”

A fronte di tutto ciò, viene ribadita la necessità di riaprire a settembre con modalità già oliate: “Confidiamo – aggiungono ancora - che l'attesa delle linee guida governative e regionali non ritardi o impedisca di procedere in quello che chiediamo: è necessario identificare quanto prima le soluzioni realmente percorribili che garantiscano una riapertura delle scuole in piena sicurezza. Questa potrebbe tra l’altro essere l’occasione giusta per valorizzare anche il patrimonio immobiliare

scolastico presente sul territorio utilizzando i tanti fondi di emergenza attualmente disponibili per l'edilizia scolastica.”

Le richieste, a Cirio e a tutte le altre istituzioni, vanno anche nella direzione del supporto alle famiglie: “Sin da subito – concludono - dovranno essere prese in considerazione le criticità familiari; per questo chiediamo di istituire urgentemente un tavolo di lavoro strategico che contempli la presenza di tutti i soggetti coinvolti, rappresentanze dei genitori incluse, per costruire insieme un percorso inclusivo di riapertura delle scuole.”

Marco Berton

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