Dopo la vittoria al decimo Queens World Film Festival di New York e la première italiana a Villa Remmert a Ciriè, che ha visto partecipare 600 spettatori in tre giorni, La fabbrica del sogno arriva a Villa Pastrone, luogo delle riprese e famosa per il film Cabiria, con due serate evento, il 14 e 15 agosto.
Il film, con la regia di Max Chicco e realizzato grazie alla vittoria del bando Miur Mibact da parte dell'Istituto Fermi Galilei di Ciriè, in collaborazione con Meibi e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, verrà proiettato nel parco della villa, luogo ormai decadente e dimenticato, per la prima volta aperto al pubblico per un'esperienza immersiva senza precedenti.
La fabbrica del sogno è stato realizzato all'interno di un articolato percorso didattico-formativo, nell’ambito del piano nazionale “Cinema per la Scuola”. Gli studenti dell’Istituto, futuri geometri, hanno incontrato per settimane diversi professionisti del cinema, ridando vita sul campo al vecchio stabilimento dell’Ipca, la cosiddetta "fabbrica del cancro". Tra finzione e realtà, i protagonisti raccontano le vicende dell'industria che, negli anni Settanta, produsse colori all’anilina, provocando anni dopo la morte di centinaia di operai per tumore. La vicenda è sviluppata sotto forma di fiction, i nomi dei personaggi sono inventati, ma i luoghi sono quelli reali, così come i documenti presentati nel lungometraggio.
Il film è la storia di Andrea e Michele, studenti. Un giorno entrambi, in due momenti diversi, vedono palesarsi un fantasma con fattezze di donna. Solo loro possono vedere questa entità che sembra volere qualcosa da entrambi. Michele decide di rivolgersi al suo amico del cuore, Christian, un giovane intraprendente che conosce molte cose della storia della città. Proprio grazie a lui riescono infatti a scoprire che quella donna è in realtà la moglie dell’ex direttore della Ipca, chiusa molti anni prima a causa di una tragedia che provocò la morte di centinai di persone. Quella donna si era suicidata a causa dello scandalo che travolse il marito. Ma dopo tanti anni perché quella donna ritorna? Che cosa vuole da Andrea e Michele?
“Si parla tanto di esperienze immersive grazie alle nuove tecnologie, oggi possiamo dire che il pubblico vivrà in prima persona gran parte della vicenda”, dichiara il regista Max Chicco. “Mi hanno proposto di girare all’interno e all’esterno della villa, è stata una grande emozione. Al festival a New York erano tutti entusiasti del film anche perché sapevano molto bene chi era Giovanni Pastrone e quale ruolo ha avuto nel cinema. Infatti fu l’ispiratore del kolossal Intolerance di David Griffith”.
Dopo il successo della premiere a Ciriè, sono state organizzate dal Comune di Groscavallo due serate evento durante le quali il film sarà proiettato all’interno del parco di Villa Pastrone, set del film e luogo culto per tutti i cinefili. Fu infatti abitata dal grande regista italiano, che vi visse con la seconda moglie.
Il parco e la dimora in stile liberty sono stati per sei giorni il set del film; ora il regista e parte della troupe torneranno in quel luogo ad alto contenuto emotivo. Il pubblico, infatti, assisterà alle avventure dei tre ragazzi e nello stesso tempo sarà come direttamente coinvolto all'interno della trama narrativa. Due serate evento uniche, perché il parco e la villa, da anni chiusi, torneranno così ad accogliere visitatori.
“Questa villa e il suo parco devono essere aperti al pubblico, le persone devono visitarla, viverla", aggiunge la prof.ssa Tarisso. "L'idea di proiettare il film all’interno va proprio in questa direzione”.