"Mentre il Festival di Sanremo apre con pubblico dal vivo e piena capienza, le discoteche e i locali di musica sono ancora chiusi". A poche ore dall'inaugurazione all'Ariston della kermesse, il Banksy di Torino vuole porre l'attenzione sulla scena musicale italiana con il manifesto "Il canto del cigno".
"Perché a Torino i locali sono visti come disturbo e non motrice di sviluppo?"
"Può il mero guadagno - si interroga Andrea Villa - sotterrare le realtà underground, il mondo musicale e il precariato che lavora nel mondo dell' intrattenimento? Perché il mondo dei locali musicali sono visti spesso solo come fonte di disturbo, e non come possibili motrici socioculturale come accaduto con i Murazzi?".
"Fermento culturale oppresso"
Una riflessione fatta negli scorsi giorni dai membri dell'Off Topic di Torino e rilanciata qui dall'artista. "Il rumore - spiega - è diventato il principale problema della città oppure si parla sempre e solo di grandi eventi. Ma esiste e bolle un fermento culturale in buona parte oppresso".
"Esiste ed è indaffarato a non morire, a non essere schiacciato da una sordità istituzionale che procede con inerzia dal Governo fino agli enti locali" conclude il Banksy di Torino. I manifesti sono visibili in corso Massimo d'Azeglio 33, in corso San Maurizio all'angolo con via Giulia di Barolo, davanti al conservatorio Giuseppe Verdi, in corso Sicilia e di fronte all'hotel Villa Savoia.