Ancora un blitz, da parte della Polizia. E ancora un sequestro di grandi quantità di sostanze stupefacenti: quasi a confermare che il cuore dello spaccio di droga, in città, si stia "spostando" in zona Mirafiori.
In particolare, gli agenti - dopo l'arresto di un marocchino e di un albanese nel mese di dicembre (trovati con una pistola rubata e oltre un chilo di cocaina) - nei giorni scorsi hanno messo le manette ai polsi di due dominicati, rispettivamente di 52 e 41 anni.
Oltre 5 chili di droga, per quasi 400mila euro
Ma stavolta, la polvere bianca, era decisamente di più: quasi 5 chili (per l'esattezza 4 chili e 850 grammi), che se immessa sul mercato avrebbe fruttato almeno 400mila euro.
L’operazione, peraltro, è strettamente collegata a quella precedente: alcune informazioni, infatti, erano già state raccolte durante le fasi di osservazione e pedinamento che a dicembre avevano portato in carcere il cittadino albanese e il marocchino. Amicizie, contatti, clienti. Utilizzatori abituali, ma anche spacciatori al dettaglio.
Il blitz in via Pasquale Paoli
Il quartiere è sempre Mirafiori, dove forse anche a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia, il traffico di droga sembra essere aumentato; dopo aver inquadrato un paio di personaggi evidentemente di buon calibro, sono iniziati anche per loro i servizi di controllo e pedinamento. Fino ad arrivare a un alloggio di via Pasquale Paoli, poco in pieno borgo Filadelfia arriva ad un alloggio di via Paoli. È qui che vengono a rifornirsi i clienti: un viavai continuo. La tecnica, sempre la stessa: il cliente citofona, uno dei due dominicani scende per la consegna, l’altro resta in casa con il carico e controlla dal balcone che non ci siano forze dell’ordine in arrivo, pronto eventualmente a far sparire tutto.
Fino a mercoledì pomeriggio, quando, per la consegna ad un cliente, uno dei due spacciatori si sposta di un isolato, e viene perso di vista dal complice.
La mossa sbagliata
È a questo punto che i poliziotti del commissariato Mirafiori decidono di intervenire. Sono molto rapidi: fermano il cittadino dominicano, cinquantadue anni, arrivato ormai su corso Unione Sovietica; visti i poliziotti, tenta la fuga, ma viene subito bloccato.
L’uomo non ha il tempo di avvisare il connazionale che lo attende a casa. Proprio con le sue chiavi, permetterà l’ingresso agli investigatori nello stabile e nell’appartamento ormai conosciuti. Il complice aspettava tranquillo, sdraiato sul letto, il rientro dell’amico; ma stavolta lui è in compagnia dei poliziotti, che non ci hanno messo molto a perquisire l’appartamento. Dentro alcuni cassetti della stanza da letto e in cucina, trovano quasi 5 chili di cocaina, divisa in panetti, e in parte già in ovuli da spacciare. E poi una bilancia di precisione, cellophane per il confezionamento e soldi, parecchi: 2000 euro, probabilmente l’incasso di quel pomeriggio. Un panetto dei 4 era ricoperto di caffè in polvere. Probabilmente per ingannare i cani antidroga, ai controlli in aeroporto.