La notizia era già nell'aria da ieri ma da oggi ha ricevuto tutti i crismi dell'ufficialità: il nuovo arcivescovo di Torino e Susa sarà il teologo don Roberto Repole. L'annuncio è stato fatto questa mattina al Santuario della Consolata da monsignor Cesare Nosiglia in persona.
Repole, 55 anni, è docente e direttore della sezione torinese della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale: "Ho il cuore - ha dichiarato Repole - colmo di emozione e gratitudine per papa Francesco che mi ha scelto con un atto di grandissima fiducia: la mia nomina è stata imprevedibile e non cercata ma frutto dell presenza dello spirito santo che abita nel mio profondo e affiancherà i miei passi".
Repole ha poi illustrato l'impostazione che intenderà dare al proprio ministero: "Le chiese di Torino e Susa - ha proseguito - hanno un glorioso passato ma dobbiamo guardare a un futuro che può essere avvincente e stimolante: attraverso il Vangelo proverò a offrire tutto ciò che potrò dare proseguendo l'impegno per i giovani, gli anziani, i poveri e gli emarginati in collaborazione con le autorità civili e militari".
Per l'arcivescovo uscente non si tratta di una fine ma di un nuovo inizio: "Sono contento - ha affermato Nosiglia - della scelta del santo padre e sicuro che il nuovo ministero darà ulteriore impulso alle diocesi, offro la mia disponibilità a collaborare accompagnandolo senza interferenze in un periodo delicato e importante per tutta la chiesa italiana come quello della via del sinodo".
Nosiglia ha poi annunciato il suo ritorno in una parrocchia per stare vicino alla comunità: "Darò una mano - ha concluso - al Pilonetto non facendo mancare la mia presenza a singoli parroci in caso di necessità come vescovo emerito. Proseguirò, infine, il mio impegno per i senza fissa dimora. E non lascerò soli gli ex lavoratori Embraco, a cui sarò sempre vicino". In attesa dell'investitura istituzionale Nosiglia resterà in carica come amministratore apostolico.