"Siamo un Festival internazionale, in una città in cui si respira la storia". Così Tito Boeri, direttore scientifico, presenta il Festival internazionale dell'Economia, introduce i cinque giorni di lavoro dell'evento che porta in città alcuni dei maggiori protagonisti dell'economia e della politica nazionale e internazionale.
Almeno in forma virtuale, perché rispetto al programma originale moltissimi dei ministri annunciati saranno collegati in streaming.
Effetto Ucraina, tra sanzioni e cittadinanza ai profughi
Intanto, l'attualità parla di sanzioni e dei loro effetti sull'economia locale e nazionale. "Si tratta di una scelta politica, non certo economica, ma assolutamente necessaria, visto che l'obiettivo è piegare la mano assassina della Russia". Gli effetti e i costi di saranno, sul PIL e non solo. "Serviranno almeno due anni per essere autonomi e nel frattempo bisognerà sopportare alcune conseguenze, mentre si procede con lo stoccaggio".
E sulla presenza di profughi in arrivo dall'Ucraina Boeri lancia l'idea: "Da loro si potrebbe partire per ragionare su una cittadinanza che sia legata al percorso formativo nel nostro Paese".
Cirio: "Prosegue un momento straordinario della città"
Merito, diversità e giustizia sociale i concetti che formano il filo conduttore di questa prima edizione. "Realizziamo un progetto a cui abbiamo creduto - dice Alberto Cirio, presidente della Regione - e prolunga un momento straordinario per la città. Torino e il Piemonte che tornano a essere protagonisti dopo un momento del passato in cui abbiamo subito il torto di essere esclusi dagli eventi". Il futuro, secondo il governatore è questo: "Investire su pochi, grandi eventi. Perché è un investimento anche sul turismo e sulla comunicazione".
Lo Russo: "Città che ospita eventi può anche essere manifatturiera"
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindaco, Stefano Lo Russo. "Si respira un'atmosfera nuova, frutto del lavoro di tante persone. C'è voglia di essere internazionali e non è detto che se una città ospita eventi non possa anche essere industriale. Torino si sta trasformando e il nostro compito è accompagnarla".
Bianchi: "Scuola, mai fatte tante assunzioni. E con la formazione premiamo il merito"
E di numeri ha parlato questa mattina, sempre a Torino ospite del Liceo D'Azeglio, il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi. Un nome richiamato più volte, lunedì, in occasione dello sciopero nazionale della scuola. "L'anno scorso abbiamo assunto 57.100 insegnanti, quest'anno 63.000 e 70.000 entro il 2024. Questo governo sta facendo un numero di assunzioni mai fatte prima. Quindi capisco la posizione del sindacato sul rinnovo del contratto, per il quale comunque abbiamo messo 300 milioni in più, ma non sulla legge 36".
E sulle polemiche legate alla formazione, il ministro ha sottolineato come "il merito lo abbiamo voluto misurare sull'apprendimento, cioè sulla formazione continua, non solo per le materie specifiche che riguardano l'insegnamento, ma anche per le attività aggiuntive che servono a gestire la scuola".
"Il premio alla formazione è il primo passo per riconoscere il merito. Il famoso 40% non è una lotteria, ma è una lunga conversazione con la Commissione Europea che ci poneva il problema del merito".