Dopo aver lasciato il centrodestra, Torino Bellissima si spacca. Otto consiglieri di Circoscrizione lasciano infatti la formazione civica per andare nel gruppo misto, mentre negli stessi minuti Paolo Damilano & Co annunciavano di voler restare in maggioranza nelle Circoscrizioni 5 e 6. Sono giorni ad alta fibrillazione per la formazione politica guidata dall’imprenditore delle acque e dei vini, che lo scorso lunedì ha preso le distanze dalle “derive populiste” della Lega a trazione Matteo Salvini. Una lacerazione ancora più netta, considerando che era stato proprio il Carroccio a puntare in primis su Damilano come candidato a sindaco di Torino per il centrodestra.
Damilano: "Sostegno alle giunte dove siamo in maggioranza"
Un annuncio che aveva creato più di una tensione, soprattutto nella Circoscrizione 5 e 6 guidate rispettivamente da Lega e Fratelli d’Italia, con il supporto di Forza Italia e Torino Bellissima. Questa sera Damilano ha voluto incontrare i suoi per fare il punto. Un confronto dopo il quale i civici hanno confermato “il sostegno alle giunte dove siamo in maggioranza”. “Al massimo – aggiungono - saranno altri, secondo gli schemi di una vecchia politica, ad aprire eventuali crisi nelle circoscrizioni e nei comuni dove governiamo. Le nostre azioni future si orienteranno di conseguenza”.
Otto consiglieri lasciano Torino Bellissima
Ma il faccia a faccia di oggi non è bastato all'imprenditore delle acque per ricucire con i suoi. Otto consiglieri di Torino Bellissima hanno annunciato di lasciare la formazione politica, sostenendo comunque il centrodestra. Hanno deciso di passare al gruppo misto Federico Chiassa per la Circoscrizione 3; Simona Borrelli, Caterina Mastroeni e Stefano Subbiani per la Circoscrizione 5; Michele Celentano e Giulia Zaccaro per la Circoscrizione 6; Francesco Caria e Claudia Gianotto per la Circoscrizione 7.
"Non siamo interessati a linee politiche comunicate a mezzo stampa"
E a mezzo stampa i civici puntano pesantemente il dito contro Damilano e il suo “entourage”. “Nessuno di noi – spiegano - è interessato a derive populiste improvvisate, ma nemmeno a linee politiche imposte, comunicate anche agli eletti a mezzo stampa o in una riunione convocata a una settimana dalle decisioni già prese”. “Tutti noi, - proseguono - come i nostri elettori, abbiamo scelto di aderire ad un progetto civico liberale chiaramente collocato nel centrodestra ed è in tale metà campo che intendiamo continuare. Il centrodestra attuale è certamente da migliorare, ma non è lasciandolo che gli si può dare nuovo ossigeno”. Sembra in parte avverarsi la profezia del Presidente Alberto Cirio, che aveva ipotizzato la parabola di “Torino Bellissima” in “Torino Solissima”.