Alina (nome di fantasia) ha 17 anni. A marzo è scappata dalla guerra in Ucraina e ora sogna di studiare lingue all'Università di Torino. Olga ha 15 anni e viveva a Zaporižžja, poco distante da Mariupol. Insieme a sua mamma, che ora ha trovato lavoro in una gelateria, è arrivata nel capoluogo piemontese per sfuggire alle bombe: vuole iscriversi al liceo artistico e studiare coreografia. Sono queste alcune delle storie raccolte in questi mesi da Anna e Alla, due giovani ucraine che dal 18 luglio aiuteranno i loro connazionali rispondendo alle loro domande al telefono presso lo Sportello AIEF “Ucraini a Scuola”.
Sede a Torino nord
Il taglio del nastro dell'ufficio in via Vestrorio 46/b - seconda sede aperta nella zona nord della Fondazione per l’infanzia e l’adolescenza, dopo quella a Mirafiori in via Farinelli - si è svolto questa mattina. A sostenere l'iniziativa la Fondazione Compagnia di San Paolo e l’azienda Xerjoff Group.
Primo call center dedicato all'istruzione
Il call center è il primo specializzato e dedicato all'istruzione. I profughi ospiti nelle strutture di accoglienza o nelle famiglie di Torino e di tutti i comuni della Città Metropolitana potranno rivolgersi, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, allo sportello per orientamento e informazioni su questioni scolastiche, aiuto nel disbrigare pratiche burocratiche per l’inserimento scolastico o richiedere aiuti come il ritiro di materiale scolastico. Al momento in Piemonte sono accolti 10 mila ucraini: si stima che oltre il 30% siano bambini in età scolare.
Sportello attivo dal 18 luglio
Lo sportello sarà operativo dal 18 luglio fino al 29 settembre, con un pausa per ferie dall’1 al 22 agosto, e risponderà al numero +39 329 5775559 o all’email ucraina@fondazioneaief.org tutte le mattine dalle 9 alle 13 con operatrici ucraine e italiane.
Varaldo (AIEF): "Diritto alla scuola degli ucraini violato"
“Il diritto all'istruzione - commenta Tommaso Varaldo, presidente della Fondazione AIEF - è uno dei tanti diritti violati dei profughi ucraini. Questo sportello call center vuole essere un supporto concreto per consentire a tutti i profughi in età scolare accolti nel nostro territorio un efficace inserimento nelle nostre scuole sin dall’avvio del nuovo anno scolastico”.
Alla bambina di Chernobyl
Ad aiutare i profughi anche Anna e Alla. La prima vive a Moncalieri da 13 anni e in questi mesi ha insegnato l'italiano a 5 bimbi ucraini presso il Liceo Salesiano Valsalice, dove ora collabora per l'Estate Ragazzi di chi è fuggito dalla guerra. Alla invece è una bambina di Chernobyl: dall'età di 6 anni, tutte le estati per due mesi, è venuta a Torino. Ora è tornata ad aprile e ha scelto di rimanere qui: in questo periodo ha collaborato con la Questura aiutando i suoi connazionali a districarsi nella burocrazia.
“Scegliere di adottare un progetto specifico - sottolinea Sergio Momo, fondatore e ceo di Xerjoff Group - mettendo a disposizione la propria struttura e contribuire alla sua realizzazione, insieme a tutta l’azienda, è uno dei modi più efficaci per lasciare un segno tangibile, investendo sul futuro e sul bene comune".