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Cultura e spettacoli | 13 ottobre 2022, 07:25

Margherita, la prima Regina d’Italia “torna” a Torino

Fino al 30 gennaio in mostra a Palazzo Madama, oltre 70 le opere esposte, tra ritratti, sculture, gioielli, vestiti, strumenti musicali e tappezzerie

Margherita prima Regina d’Italia

Margherita, la prima Regina d’Italia “torna” a Torino

Anche la prima Regina d’Italia, la Regina Margherita  “mangiava il pollo con le dita”. Una rima diventata simbolo della grande empatia della prima sovrana della nostra nazione. Nata proprio a Torino, Margherita su regina ma non solo. Madre, benefattrice, icona, musa. Tante sono le declinazioni in cui si suddivide la nuova mostra a lei dedicata a Palazzo Madama. Fino al 30 gennaio, sarà possibile conoscere la sovrana che a sedicenni anni il cugino Umberto I e che governò su un’Italia in pieno cambiamento.

Regina tra due epoche, Margherita si è sempre spesa per i più deboli e in particolare per le donne. Icona di stile e mecenate artistica, fu una sovrana amata in grado di far incontrare la nobiltà dell’epoca con la borghesia e la politica in fermento. Oltre 70 le opere esposte, tra ritratti, sculture, gioielli, vestiti, strumenti musicali e tappezzerie che raccontano chi era Margherita.

Madre dell’erede Vittorio Emanuele. Si dedicherà al rilancio di attività e imprese della manifattura italiana, riportando in voga la moda del pizzo di Burano e quella del Corallo. Promotrice delle belle arti, è proprio in onore dei suoi 25 anni di matrimonio con Umberto che sarà fondata la Biennale di Venezia, che la Regina frequenterà a partire dalla sua prima edizione del 1895. Attorno a sé creerà un vero e proprio salotto culturale, con la figura cardine di Marco Minghetti, suo storico maestro. Dal 1881 darà il via alla tradizione dei concerti in Quirinale e per merito suo si darà il via alla costruzione di Castel Savoia a Gressoney Saint Jean.

Una vita che dopo l’assassino di Umberto I, nel 1900, cambierà radicalmente, ma che non smetterà di essere attiva nella vita del Paese. I suoi funerali nel 1926, furono seguiti dallo studio Luce e seguiti da tantissimi italiani, ancora affezionati a quella che per loro erano ancora la Regina.

La mostra a Palazzo Madama si compone di opere provenienti da importanti collezioni tra cui il Musée d’Orsay, Palazzo Pitti, Palazzo Reale di Napoli, ma anche la biblioteca Universitaria di Torino, proprio a lei dedicata. Per info: www.palazzomadama.it 

Chiara Gallo

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