Il Marocco batte il Canada 2-1, si qualifica agli ottavi di finale dei mondiali in Qatar e a Torino esplode la festa.
In centinaia in strada a festeggiare
Sono centinaia le persone che al triplice fischio dell’arbitro si sono riversate nelle strade di Barriera di Milano. Festeggiamenti sfrenati hanno animato corso Giulio Cesare, tra corso Novara e Largo Giulio Cesare, con bus bloccati, traffico rallentato e petardi sparati in aria.
Qualche torinese ha voluto polemizzare per i mancati controlli: “I botti hanno terrorizzato gli animali, ma non c’è un regolamento da far rispettare?”. Chi, presente sul territorio, ha osservato i festeggiamenti, è Raffaele Petrarulo, ex consigliere comunale di Forza Italia: “Ho visto persone festeggiare, come fossero italiani. L’importante è che la situazione non degeneri, come successo qualche giorno fa a Bruxelles dove un momento di gioia si è tramutato in scontri cittadini”.
Traffico in tilt e polemiche
Il Marocco si qualifica alla fase ad eliminazione diretta di un Mondiale per la seconda volta nella sua storia. E Torino, almeno per una notte, vede dei cittadini festeggiare per una partita di calcio.
Montaruli (FdI): "Inaccettabile"
"Torino ormai sta diventando una banlieue in cui le strade vengono devastate per festeggiare la vittoria del Marocco contro il Canada ai Mondiali in Qatar. Anni di governo Pd e M5S e questo è il risultato" a dichiararlo l'esponente di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli, intervenendo sui disordini in corso nel quartiere di Barriera di Milano a Torino nord. "Bande di immigrati marocchini che paralizzano un intero quartiere e sparano fuochi d'artificio contro abitazioni private, forze dell'ordine e anche ambulanze. Da tempo denunciamo come Torino nord si stia trasformando in un maxi ghetto in cui imperversano gli spacciatori della Mafia africana e l'integrazione è un miraggio".
"Ringraziamo la questura per il cambio di passo avvenuto nelle ultime settimane e le forze dell’ordine a cui va la nostra solidarietà e prefettura: chiediamo di andare avanti a maggior ragione senza timori. Ho chiesto che il Ministero venga a Torino rivolgendolo stesso invito che Lamorgese rifiuto’: venire a Torino a prendere in mano la questione sicurezza di Barriera, caso unico in Italia”, ha concluso il sottosegretario Montaruli.