Aggredito e picchiato dal branco di anarchici. E’ quanto accaduto a Marco, barista della caffetteria Family questa mattina, durante il corteo improvvisato dagli antagonisti.
Il racconto del barista
A raccontare l’accaduto è lo stesso uomo, tornato dal pronto soccorso con dei punti di sutura per una ferita rimediata in fronte e con evidenti segni di colluttazione vicino alle tempie e sulle guance. “Mi stavano imbrattando il muro del bar, io stavo lavorando. Gli ho detto di non verniciare il muro del bar. A quel punto mi hanno aggredito in 15, lanciandomi una bomboletta di vernice sulla fronte, aprendomi”.
"Poteva andare molto peggio"
Il branco gli si è rivoltato contro, sfogando tutta la rabbia. “Mi hanno buttato a terra, calci e pugni. Sono stato in ospedale, poteva andare molto peggio”. Gli anarchici hanno poi proseguito indisturbati il loro corteo, fino ai Giardini Reali, in attesa della sentenza per Alfredo Cospito e Anna Beniamino.
"Siamo in mano a gentaglia"
Il barista, nonostante le botte subite, è tornato a lavorare. Ma con l’amaro in bocca: “Siamo in mano a gentaglia, che quando si mette in testa di fare una cosa la fa senza che nessuno glielo impedisca”.
"La libertà di manifestare non può trascendere nella violenza"
Confesercenti esprime la propria solidarietà al collega malmenato durante il corteo degli anarchici svoltosi oggi pomeriggio. "La libertà di manifestare - dice Fulvio Griffa, presidente di Fiepet-Confesercenti, l'associazione dei pubblici esercizi - non può trascendere nella violenza e impedire il lavoro di nessuno".
Rinviata la sentenza per Cospito
Intanto è stata rinviata la sentenza per l'anarchico Alfedo Cospito. La Corte, accogliendo alcune eccezioni presentate dalla difesa, rinvierà alla Consulta la decisione sulla concessione o meno delle attenuanti, mentre il procuratore generale Francesco Saluzzo aveva chiesto per Cospito l'ergastolo e dodici mesi di isolamento diurno per l'attentato alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano del 2005. Per la compagna di Cospito, Anna Beniamino Saluzzo, la Procura aveva chiesto invece 27 anni di carcere.
120 gli anarchici identificati
Sono 120 gli anarchici identificati dalla Digos per il corteo di questa mattina . Oltre a militanti torinesi c'erano antagonisti provenienti da altre città come Roma, Trento e Genova. Gli investigatori nelle prossime ore visioneranno i filmati per identificare ulteriori manifestanti.