Gli archivi e il bagaglio di conoscenze delle imprese d'eccellenza del territorio torinese rappresentano un patrimonio di inestimabile valore: da oggi, e grazie alla tecnologia, tutto questo verrà messo a disposizione delle scuole grazie a “Musei di classe”. Il progetto, promosso dall'Unione Industriali di Torino, ha previsto la mappatura dei musei d'impresa che hanno aderito, seguita dalla creazione di un catalogo di contenuti digitali messi a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado sulla piattaforma online FirstLife
I Musei d'Impresa aderenti
Le organizzazioni aderenti, al momento, sono 9: l'Archivio Storico Tim, l’Heritage Hub Fiat, Lancia e Abarth, l’Heritage Lab di Italgas, il Museo Lavazza, il Museo Rai della Radio e della Televisione, il Museo Storico Reale Mutua, il Museo della Meccanica e del Cuscinetto di Villar Perosa, al Museo dell’Industria Aeronautica Leonardo di Caselle e il Museo del Tessile di Chieri: “I materiali realizzati - ha spiegato il responsabile dell’Area Scuola e Università dell’Unione Industriali Torino Stefano Molina – rappresentano al meglio le grandissime potenzialità educative di questi luoghi; la loro trasformazione in linguaggio digitale le renderà disponibili per le scuole di tutto il mondo”.
Il contributo delle scuole
Un contributo fondamentale è stato dato dalle stesse scuole, coinvolte in un processo produttivo partecipato che si è concretizzato in contenuti propedeutici all’organizzazione di visite e all'integrazione dei programmi didattici: “Grazie a questo progetto - ha sottolineato Laura Tomatis dell'Ufficio Scolastico Regionale - abbiamo scoperto un patrimonio nascosto che, attraverso una finestra sul passato, ci porta nel presente e ci proietta nel futuro”.
Il racconto della Scuola Holden
A rendere ancora più avvincente il racconto dei Musei, inoltre, ci hanno pensato gli allievi della Scuola Holden di Torino grazie alla proprie competenze narrative: “Da noi - ha commentato il direttore generale Marco Quartana – i ragazzi hanno la possibilità di acquisire competenze spendibili fin da subito nel mondo del lavoro: la collaborazione al progetto, attraverso il racconto del patrimonio culturale dei Musei d'Impresa e alla ricerca del linguaggio educativo più adatto agli studenti, rappresenta una visione germinativa del sapere”.
La piattaforma FirstLife dell'Università di Torino
Dulcis in fundo, per mettere a disposizione del mondo i materiali, è stata coinvolta l'Università degli Studi di Torino grazie alla sua piattaforma online FirstLife: “Si tratta - hanno dichiarato Guido Boella ed Eloheh Mason del Dipartimento di Informatica – di un social network civico a vocazione fortemente territoriale e collaborativa: per Musei di Classe abbiamo creato una mappa interattiva delle realtà aderenti arricchendola dei contenuti per scuole elaborati per l'occasione, con la possibilità di caricarne di nuovi”.