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Attualità | 15 marzo 2023, 14:27

Esselunga si mangia il giardino pubblico, l'appello dei torinesi al sindaco: "Fermi il progetto"

La petizione per chiedere a Lo Russo di non approvare la specifica variante urbanistica che cancellerebbe parte del Giardino Lamarmora è firmata da oltre 1.000 cittadini

Esselunga si mangia il giardino pubblico, l'appello dei torinesi al sindaco: "Fermi il progetto"

"Quest'area non può essere distrutta per costruire l'ennesimo centro commerciale: sindaco Lo Russo, fermi tutto". E' un appello caloroso e disperato quello che oltre 1.000 torinesi rivolgono al primo cittadino. L'obiettivo è uno solo: impedire la costruzione del supermercato Esselunga nell'area ex Westinghouse, realizzazione che porterebbe via parte del giardino Caserma Lamarmora.

Se è vero che oggi il giardino tra il tribunale e i campi del Cit Turin non è valorizzato, è altrettanto vero che rappresenta una delle poche aree verdi di quella zona (insieme ai giardini del Grattacielo, quelli di via Revello e l'area Cenisia). Ecco perché, nonostante l'iter già avviato e l'area venduta a Esselunga, i cittadini chiedono al sindaco di farsi portatore della causa ambientalista. "Non è stata ancora fatta la revisione al piano regolatore necessaria per dare il via libera al progetto esecutivo, non è ancora detta l'ultima parola".

Il problema, ammesso e non concesso che vi sia la volontà politica di non distruggere parte del giardino, è però economico: se il Comune non dovesse approvare il piano esecutivo, Esselunga potrebbe intentare verso Palazzo Civico una causa milionaria, insostenibile per le casse comunali.

Eppure i cittadini non si arrendono: "Il grattacielo qui vicino è un esempio di come si possa costruire in verticale e non in orizzontale, togliendo spazi verdi". "Il programma del sindaco - proseguono sibillini - prevedeva il non consumo di suolo e del verde: che fine hanno fatto quelle intenzioni?".

Tante sono le realtà associative che si battono per salvaguardare l'area verde del Giardino Lamarmora, dove solo qualche settimana fa si era simbolicamente concluso il corteo dei Fridays for Future.

La Circoscrizione, nella persona della presidente Francesca Troise, ha chiesto invece di essere coinvolta dal Comune nel processo decisionale, anche per capire eventuali compensazioni e modifiche al progetto che possano tutelare l'interesse pubblico e non solo quello privato.

La palla passa quindi ora al Consiglio comunale e soprattutto al sindaco Lo Russo e alla Giunta: fermeranno un progetto ormai in stato avanzato?

Andrea Parisotto

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