Il 78° anniversario della Liberazione è stato celebrato a Moncalieri e Nichelino, le due città più importanti della cintura sud di Torino, con cerimonie molto partecipate, che hanno visto anche la presenza di tanti ragazzi, a ribadire l'importanza di tramandare il messaggio e l'importanza del 25 Aprile alle nuove generazioni.
A Moncalieri piazza Vittorio Emanuele gremita
Una piazza Vittorio Emanuele gremita, con tanti bambini e studenti, protagonisti dell'iniziativa 'aspettando il 25 aprile', assieme ad associazioni, enti e tanti semplici cittadini, ha visto celebrato il 78° anniversario della Liberazione. Il sindaco Paolo Montagna, che poi ha deposto come di consueto una corona di fiori di fronte alla lapide che ricorda i caduti, all'ingresso del palazzo comunale, ha esortato a ricordare l'attualità degli insegnamenti della lotta partigiana, concludendo il suo discorso con poche parole ma cariche di emozione e partecipazione. "Il 25 Aprile è la festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Non possono esserci distinzioni, allusioni, distinguo: è necessario rispettare la verità! Questa festa è patrimonio di tutta l'Italia, è la ricorrenza in cui si celebrano valori condivisi dall'intero Paese. Viva Moncalieri, viva la Liberazione, viva il 25 Aprile!".
Tolardo: "Libertà valore da difendere ogni giorno"
A Nichelino il corteo che si è snodato lungo le vie della città e si è concluso nel giardino della Resistenza con il discorso del sindaco Giampiero Tolardo: "E' stato un momento collettivo in cui abbiamo ricordato il coraggio e la determinazione delle donne e degli uomini che hanno saputo resistere alle violenze e alle ingiustizie del regime fascista e nazista. La loro lotta ha permesso di conquistare una libertà che oggi rappresenta un patrimonio comune, un valore che abbiamo il dovere di difendere ogni giorno".
La celebrazione di domenica a Paesana
Domenica 23 Moncalieri e Nichelino erano state unite, come spesso accade, anche per ricordare e celebrare i propri figli partigiani che persero la vita a Paesana, nel cuneese. Nel comune vicino a Barge, si riunirono i partigiani e condussero venti mesi di eroica Resistenza. La valle fu scenario di rastrellamenti e occupazioni dei nazi-fascisti con 72 morti e l’incendio dell’80% del paese.
"Nel percorso di “Aspettando il 25 Aprile” con le scuole abbiamo ricordato alcuni di questi eroi: Enrico Pomba, Giuseppe Boccardo e Giovanni Mascherpa 18-19enni. Questi ragazzi lavoravano alle Fonderie Limone, quando ancora non era un teatro ma si fondevano il bronzo, l'alluminio e la ghisa per gli armamenti della guerra. Scioperarono per ribellarsi e scelsero di unirsi ai partigiani", ha ricordato l'assessore moncalierese Davide Guida, presente assieme al collega di Nichelino Alessandro Azzolina.
Da domenica il monumento della piazza di Paesana ricorda i nomi di quei caduti e quelli degli altri ragazzi di Moncalieri e Nichelino “morti per la libertà“.