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Eventi | 21 luglio 2023, 06:40

Ridere "a scena aperta" e non solo: questo è il tour alla scoperta del teatro Carignano di Torino

Quando aneddoti e leggende, realtà e finzione si incontrano e prendono vita in un luogo ricco di storia

Collage di foto nel teatro Carignano

Tour guidato tra storia e sorprese, all'interno del teatro Carignano

L'espressione "a scena aperta" solitamente si associa a tutto ciò da cui scaturisce la gioia dell'applauso. Mai titolo fu più azzeccato per dare un nome a questo viaggio meraviglioso condotto da due ciceroni d'eccezione, Marcello Spinetta e Aron Tewelde. In un'ora e mezza, i due attori guidano il pubblico tra battute e racconti emozionanti attraverso i luoghi cardine del Teatro Carignano, quegli ambienti che, al tempo stesso, sono punto di partenza e di arrivo di vicende figlie di decenni di storia ma anche frutto dell'estro e del genio di chi, a partire da quelle tavole di legno, dà vita da tempo immemore alle trame più disparate.

Voluto da Emanuele Filiberto Amedeo di Savoia - Carignano, la cui famiglia aveva commissionato il palazzo omonimo antistante, il Carignano, concepito inizialmente come teatro di famiglia, è l'unico esempio di teatro Settecentesco a Torino. Esso, infatti, venne realizzato nei primi anni del XVIII secolo all'interno della struttura che, all'epoca, ospitava lo sferisterio utilizzato per il gioco della pallacorda.

Il Carignano venne realizzato su progetto dell'architetto Guarino Guarini, risalente alla fine del 1600.

Intorno alla metà del 1700 il teatro venne ristrutturato per volere del nipote del fondatore, il principe Luigi di Savoia - Carignano su progetto di Benedetto Alfieri. Esso venne inaugurato, poi, il giorno di Pasqua del 1753 con la messa in scena di un'opera del celebre Carlo Goldoni.

Particolare legato alle logge adiacenti ai due lati del palco, invece, era l'abitudine di accogliere famiglie con ragazzi e ragazze da sposare: nel caso in cui durante la serata i due si fossero concessi anche solo uno sguardo, il matrimonio sarebbe stato automaticamente combinato.

Negli anni il Carignano accolse numerose figure di spicco, tra cui il compositore Paganini, che vi si esibì solo una volta a causa di attriti con il re Carlo Felice, da uno dei quali nacque una frase che è diventata anche un noto modo di dire.

Sapete quale?

Per diversi anni poi, il teatro Carignano fu sede ufficiale della Compagnia Reale Sarda per la quale, nonostante il privilegio di essere una compagnia fissa, non era semplice lavorare essendo sottoposta a controlli serrati sulla correttezza delle battute.

Dopo i fasti del Teatro e delle sue logge, si viene condotti ai camerini e alla sartoria, per immergersi là dove le storie vengono "cucite" e per assaporare quel pizzico di tensione che caratterizza ogni istante prima dell'ingresso in scena.

Presso uno dei piani sotterranei, lo stesso di camerini e sartoria, ci si sofferma dinanzi ad un pozzo lasciato libero a seguito dell'ultimo restauro avvenuto tra il 2007 e il 2009, l'unico reperto romano in una struttura spiccatamente settecentesca.

Ultima chicca della visita guidata, il racconto della leggenda di una Dama Bianca manifestatasi più volte tra le mura del teatro: del resto, quale luogo più indicato di questo per simili apparizioni?

Per informazioni sulle prossime visite è possibile consultare il sito del Teatro Stabile.

Federica De Castro

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